L’ASSESSORE GOSO «ORA BASTA CON LA DEMAGOGIA POPULISTA»
Filippa: è il miglior
accordo possibile”
Ma gli ambientalisti si appellano al sindaco Briano
LA STAMPA
[FIRMA]MAURO CAMOIRANO
CAIRO MONTENOTTE
Discarica della Filippa: l’assessore all’Ambiente Ermanno Goso spiega i motivi dell’accordo. Ma l’associazione «Salute Ambiente Lavoro» non ci sta e chiede un incontro urgente con il sindaco Briano prima della firma con la LPL prevista in questi giorni.
Spiega il presidente dell’associazione, Mino Ferrari, forte del consenso confermato dai cittadini nell’assemblea pubblica di venerdì scorso: «Noi avevamo dato la massima disponibilità, ed eravamo pronti a firmare un accordo che, però, tenesse conto delle tempistiche dettate dall’attuale autorizzazione, ovvero non si superassero i 7 anni di attività o i 490 mila mc di rifiuti. Il Comune ci ha, invece, estromessi, concordando per uno sfruttamento della discarica di 10 anni. Vista l’inutilità della presenza del vice sindaco Gaetano Milintenda all’assemblea, chiediamo un confronto urgente con il sindaco prima che quell’accordo venga ufficialmente siglato».
Accordo difeso dall’assessore all’Ambiente Goso: «Tutto quello che era possibile fare per ostacolare la realizzazione della discarica è stato fatto; occorre tenere in considerazione che rispetto all’estate del 2007, epoca in il Comune presentò ricorso al Tar, il contesto è completamente cambiato: allora ci trovavamo di fronte alla scelta «discarica sì, discarica no», oggi tale scelta è superata, in quanto l’impianto della Filippa è in funzione dal febbraio 2008. In sostanza, grazie alla disponibilità dell’imprenditore - anche se a qualcuno non farà piacere, dobbiamo riconoscerlo all’ad Massimo Vaccari - ora possiamo decidere se avere un ruolo attivo nel controllo delle operazioni di gestione della discarica o se  presentare un ricorso già perso, nel miope e inutile tentativo di  “morire da eroi”». Prosegue: «Il protocollo che il Comune si appresta a sottoscrivere, che recepisce tra l’altro la quasi totalità delle richieste delle Associazioni, prevede una serie di iniziative tra le quali la costituzione di una commissione di vigilanza che avrà una serie di compiti, dal monitoraggio dei rifiuti, al controllo dei flussi di traffico, all’effettuare, senza preavviso, sopralluoghi all’impianto. Ed i costi saranno interamente addebitati alla LPL. La convenzione - continua - prevede iniziative e contributi volontari da parte di LPL, circa viabilità e settore ambientale a sociale (contributo di 50 centesimi di euro per ogni tonnellata di rifiuto smaltita nell’impianto). Non solo, la LPL si impegna a chiudere la discarica di inerti S. Michele entro e non oltre il 30 giugno 2009». Insomma, per Goso, «si trattava di scegliere se fare della demagogia populista o se ottenere sorveglianza dell’attività e vantaggi per la comunità. Noi abbiamo scelto la seconda via».