06 Febbraio 2009

Adelasia, “paradiso terrestre”
che presto andrà all’asta

LA STAMPA
Trionfo della natura». Era questo il titolo di un lungo articolo dedicato all’inaugurazione della riserva naturalistica dell’Adelasia ai tempi della gestione 3M Ferrania. Ed è vero. Un’area, quella dell’Adelasia di circa 550 ettari, con splendidi alberi, animali selvatici e luoghi storici della campagna d’Italia di Napoleone, che merita di essere conosciuta e visitata più volte. Con itinerari escursionistici come l’«Alta via dei monti Liguri» e «Bormida natura» già compresi nell’ambito di un progetto regionale per la valorizzazione del percorso e della rete di sentieri collegata. Proprio per queste bellezze naturali e storiche, Regione, Provincia e Comune di Cairo Montenotte hanno da tempo firmato un protocollo d’intesa affinchè l’intera area diventi al più presto un parco regionale.
Il problema è che l’acquisizione della proprietà è strettamente legata all’iter conclusivo della dismissione dell’intero patrimonio da parte del Commissario liquidatore della società Ferrania. Finchè la situazione resta in sospeso, come in questa delicata fase di transizione, gli stanziamenti già previsti dalla Regione (675 mila euro) e dalla Provincia (250 mila euro) rimangono semplicemente negli impegni di spesa. La somma totale di 925 mila euro prevede l’acquisto dei terreni boschivi della riserva naturalistica, la Cascina Miera, il bacino di rio Ferranietta, la Cascina Cisa ed altri edifici e vecchie cascine. Una volta acquisiti i terreni, la Provincia passerebbe al comune di Cairo Montenotte, in concessione gratuita, l’area del rio Ferranietta con il compito di gestirla, mantenendo per se l’incarico di gestire l’intera area della riserva naturale. Attualmente la gestione dell’Adelasia è affidata al comitato di salvaguardia dell’ambiente della Valbormida, un gruppo di volontari che da tempo dedica il proprio tempo libero alla cura e alla promozione del patrimonio naturalistico dell’intera area.
Questa l’attuale situazione della riserva dell’Adelasia. Situazione confermata dall’Ufficio Parchi e aree protette della Provincia, anche in questa delicata fase di Commissariamento dell’Ente.
La speranza di tutti comunque, una volta sbloccata la vendita dell’intera proprietà e acquisita l’Adelasia, è quella di vedere la riserva naturalistica riconosciuta dalla Regione come Parco regionale, con forme di ecoturismo, itinerari scolastici, coltivazioni biologiche e quanto più utile per la valorizzazione dell’intera riserva, pur nel rispetto dei vincoli ambientali.