TRUCIOLI SAVONESI
spazio di riflessione per Savona e dintorni
Tra i
ricordi d’archivio: la visita per il nuovo cantiere navale a
Lusignano e la Piaggio
La scomparsa di Luigi PretiMinistro caro ai savonesi Le foto con personalità della provincia che lo acclamavano. Tanti i volti popolari…
Luigi
Preti
era una figura storica del Psdi (socialdemocrazia). Deputato
per dieci legislature e più volte ministro. Dopo Paolo Emilio
Taviani e Carlo Russo,
era il ministro della Repubblica che più si era interessato
alle istanze dei politici
savonesi. Aveva rapporti con diversi esponenti locali, alcuni
ci hanno lasciato, altri sono ancora in vita. Si rivolgevano a lui
per tematiche industriali, per le infrastrutture (è stato anche
ministro dei Trasporti e della Navigazione, delle Finanze
per tre volte), per cantieri navali, porti, strade.
Come
spesso accade nella vita, i savonesi hanno finito per dimenticarsi
di questa figura della storia italiana. Di Luigi Preti,
Trucioli Savonesi aveva scritto: vedi foto e articoli sul numero
141 d’archivio e sempre dall’archivio , la foto 145 vedi…con il
racconto di Nazario Masiero di Finale, “storico” sindacalista
della Piaggio.
Luigi
Preti
che si è spento il 19 gennaio 2009, aveva 95 anni. Lo scorso anno
era stato ancora ospite della trasmissione “Porta a Porta”
di Bruno Vespa.
Era
originario di Ferrara, si è spento a Bologna. Era stato membro
dell’Assemblea Costituente. Deputato per 10 legislature.
Più volte ministro e sottosegretario nei governi di centro
e centro sinistra, presidente di Commissioni parlamentari e
vice presidente della Camera.
Con
Giuseppe Saragat (poi Presidente della Repubblica) era stato,
nel 1947, uno dei partecipanti alla scissione di palazzo
Barberini. Generoso nelle esternazioni, Preti dimostrava sempre grande disponibilità, anche con i meno “potenti”. Come quando rispondeva al telefono se chiamato dal corrispondente di provincia (Savona). Non lesinava dichiarazioni per questo o quel problema. E col giornale, col lettore, ti faceva fare bella figura, visto che si parlava direttamente con un ministro della Repubblica. Senza filtri e attese. Su tematiche d’attualità.
Luigi
Preti
aveva una robusta formazione giuridica (suo un saggio sulla Crisi
della giustizia in Italia, pubblicato nel 2000). Preti
alla Costituente si era battuto perché la magistratura fosse
definita come “un ordine” e non come un “potere”. Scrisse anche un
romanzo ambientato durante il regime fascista: “Giovinezza,
giovinezza” dal quale fu tratto un film con lo stesso titolo. A
lui si devono divertenti aneddoti, al limite della barzelletta,
sulla retorica del regime fascista.
Gustosissima la filastrocca sul gerarca Achille Starace: <Qui
giace Starace, vestito di orbace; in pace rapace, in guerra
fugace, sul letto pugnace. Di nulla capace. Requiescat in pace>.
A
Luigi Preti, del resto, non mancava la battuta facile come
qualcuno ricorderà in occasione dell’inaugurazione del nuovo
cantiere navale che da Loano si trasferì nella nuova sede di
Lusignano (dove non ebbe una sorte felice) nel 1974.
<Speriamo – disse scherzando
– anzi, prima di venire in questa terra di Pertini e Taviani,
ho chiesto loro il permesso perché sono uomini eccezionali… Sono
onorato di aver fatto qualcosa di bene anch’io per la vostra gente….>.
E poi, altre battute divertenti, spiritose, senza ricorrere alla
volgarità; suscitava applausi.
Attorno
a lui (come documentano le foto di Renato Esposito) autorità
civili, militari e religiose. In quella circostanza, oltre al
padrone di casa, Germano Caviglia di Loano,
anziché il vescovo, era presente monsignor Nicolò
Palmarini, originario di Pietra Ligure, considerato tra
gli studiosi più insigni del clero della diocesi di Albenga e
Imperia. Uomo da cultura enciclopedica. L’unico
sacerdote della diocesi, tra l’altro, che poteva parlare,
leggere, tradurre in sette lingue, antiche e moderne.
Fu a lungo Vicario generale, mancò la nomina a vescovo
per motivi mai chiariti.
Quel
giorno, all’aeroporto di Villanova prima, poi a Lusignano,
scambiò col ministro Preti pochi pensieri, ma concreti,
efficaci. Al punto che il ministro chiese informazioni dettagliate
su quel sacerdote in talare che incontrava per la prima volta.
Nelle
nuove foto, due momenti della visita del ministro Luigi
Preti, presenti molte personalità e cittadini comuni della
provincia. Documenti di storia e di archivio di cronaca vera.
L.C.
|