«mai cenato
con i candidati la sera prima dell'esame» |
parla
chiara vacca e interviene il sindaco |
IL
SECOLOXIX |
|
Savona. «Di questa vicenda non parlo, mi
sembra semplicemente assurdo tutto questo
caos per il mio caso, ho la coscienza a
posto e sono tranquilla che tutto si
chiarirà».
L'ingegnere Chiara Vacca nel merito del caso
che ha fatto scattare l'indagine della
Procura per "abuso d'ufficio" relativo al
concorso per geometra non vuole entrare.
«Ne parlerò con il mio avvocato quando sarà
il tempo, se verrà il tempo - taglia corto -
Se la magistratura mi chiederà, risponderò,
adesso posso solo dire che mi sembra assurdo
tutto questo clamore, e mi sembra persino
assurdo questo accertamento. Non ho fatto
nulla e non sono assolutamente vere le cose
scritte sul mio conto. Vorrei che la mia
privacy venisse rispettata a differenza di
quanto fatto finora. Mi sono trovata sui
giornali senza motivo, accusata di cose
senza alcun fondamento».
Il motivo è l'indagine che la Procura ha
aperto dopo alcuni esposti arrivati sia in
Comune sia in Procura (non tutti anonimi,
ndr) che sollevavano sospetti sulla sua
presunta amicizia con una coppia di
partecipanti ad un concorso per geometri di
cui lei era esaminatrice. Per questo la
polizia giudiziaria nei giorni scorsi si è
presentata in Comune per acquisire i
documenti del concorso incriminato. «Ma quei
documenti non dicono nulla contro di me -
riprende l'ingegnere - Io non ho fatto
nulla, letteralmente nulla, e questo nessuno
lo ha ancora scritto. Non vedo perché dovrei
difendermi da cose assolutamente false che
qualcuno ha sollevato per chissà quali
motivi». L'accusa è di aver avuto rapporti
d'amicizia con i due partecipanti al
concorso ma di non essersi sottratta al suo
ruolo di membro della commissione d'esame. È
così? È vero? «È falso e in ogni caso non
voglio entrare nel merito, ne parlerà il mio
avvocato più avanti - prosegue - Io
conoscevo superficialmente questa coppia e
non è affatto vero che li ho frequentati
poco prima del concorso né che ci sono
andata a cena la sera prima dell'esame o un
mese prima. Tutte bugie, cose del tutto
inventate». Tutto il caos probabilmente è
scoppiato perché alla fine ha vinto proprio
quella che veniva indicata negli esposti
come sua "amica".
«Ma è assurdo perché avete scritto che il
punteggio finale (negativo, ndr) del marito
sarebbe la prova del presunto rapporto
d'amicizia con la sottoscritta - conclude
l'ingegner Vacca - l'ho trovato molto
spiacevole oltre che privo di fondamenta. Ma
in generale su questa vicenda non è stato
espresso il benché minimo dubbio come fossi
già colpevole. La presunzione d'innocenza
dov'è? Il mio diritto alla privacy? Non ho
fiducia neppure in queste poche parole dette
ora. Chissà come verranno travisate».
Ieri, su richieista dei giornalisti, sul
tema è intervenuto anche il sindaco Federico
Berruti. «Chiara Vacca è un funzionario che
gode di stima diffusa e della mia personale
fiducia. Per me nulla cambia». E aggiunge:
«C'è un'attività dell'autorità giudiziaria
che va rispettata e su questo non ci sono
commenti da fare. Auspico solo che tutto si
possa chiarire e che il chiarimento possa
stabilire che non ci sono stati
comportamenti penalmente rilevanti».
Conclude il sindaco: «Nell'attività di un
ente complesso come un Comune, nel lavoro di
un funzionario pubblico, possono verificarsi
momenti di accertamento di eventuali vizi,
l'importante che tutto si concluda per il
meglio».
D. Frec.
|
|
|
|