Provincia, Scajola entra in regia
candidatura, affidata a orsi, vaccarezza e scandroglio la ricognizione tra gli alleati
Summit nell'ufficio del ministro. «Il Pdl deve vincere, ora me ne occupo personalmente»
IL SECOLOXIX
Savona. L'assalto a Palazzo Nervi da parte del Partito delle Libertàè cominciato ufficialmente ieri pomeriggio nell'ufficio-quartier generale di Imperia del ministro Claudio Scajola. «Voglio Savona e scenderò personalmente in campo per centrare l'obiettivo», ha avvertito i suoi. Le intenzioni sono chiare ed è inutile girarci intorno: fare tesoro dei 16 mila voti di scarto portati in dote dalle ultime Politiche per prendersi la Provincia.
E il compito di effettuare la ricognizione finale prima di arrivare alla scelta decisiva del nome è stato affidato al senatore Franco Orsi, al coordinatore regionale Michele Scandroglio e al coordinatore provinciale Angelo Vaccarezza. Una ricognizione in casa degli alleati storici, An e Lega, e di quelli potenziali verso i quali è stato già lanciato un ponte, ad esempio il movimento AltraSavona di Sergio Cappelli. Un giro di colloqui e di incontri che dovrebbe dare, in un paio di settimane, il nome del candidato Pdl a palazzo Nervi.
«Finora siamo rimasti ai preliminari - spiega il coordinatore regionale Michele Scandroglio - Abbiamo preso atto di chi sarà il candidato del partito Democratico e ora cominceremo a raccordare tutti i fattori che ci debbono portare a vincere la tornata elettorale. Savona deve essere seguita con la massima attenzione. È una carta importante da giocare e sulla quale si può lavorare».
Il summit di ieri pomeriggio tra il ministro Scajola e la delegazione savonese degli azzurri, non ha portato ancora alla scelta di un candidato del centrodestra «perché come ha fatto notare Scajola non c'era nessuno di An e degli alleati», ma è servita per fissare un metodo da seguire per l'individuazione del candidato. I nomi che circolano sono noti anche se il ventaglio potrebbe allargarsi con sorprese improvvise: Carlo Cipollina, Livio Bracco, Marco Melgrati, Federico Delfino, Pietro Oliva, Ileana Romagnoli, Matteo Marcenaro e Angelo Vaccarezza.
L'appuntamento elettorale per l'elezione del nuovo presidente della Provincia si avvicina e il partito della Libertà comincia quindi a muovere i primi passi ufficiali per presentarsi agli elettori savonesi con un nome forte, in grado di ribaltare gli equilibri dell'ultima amministrazione.
Dopo aver assistito dall'esterno e indubbiamente con soddisfazione ai guai del centrosinistra e del presidente Marco Bertolotto, gli esponenti di Forza Italia e del PdL hanno ripreso il lavoro (mai comunque interrotto) avviato a metà dicembre con l'assemblea degli Stati Generali tenutasi a Varazze.
A Imperia sono quindi arrivati, intorno alle 18, il coordinatore regionale Michele Scandroglio, quello provinciale Angelo Vaccarezza (sindaco di Loano), il senatore Franco Orsi e Silvano Montaldo, direttore regionale di Forza Italia e vice sindaco di Laigueglia.
Un summit ad altissimo livello che ha ricevuto da Scajola l'investitura ufficiale per poter trattare con gli alleati la scelta del candidato e «per trovare una sintonia di programmi e concordare sul programma da seguire».
Ufficialmente si è trattato di un vertice dal quale «cominciare a ragionare», anche se all'interno del partito qualche idea con basi concrete sembra esserci, ma sarebbe proprio attorno a questa che il PdL intenderebbe andare a discutere e trovare la massima intesa per «conquistare un organismo fondamentale».
Si annunciano quindi due settimane intense per il centrodestra, chiamato ai primi passi decisivi per il futuro. Toccherà ai tre saggi incontrare i vertici dei partiti di coalizione «per capire la situazione al nostro interno, per eliminare eventuali tensioni e trovare la giusta sintonia» e solo a quel punto tornare da Claudio Scajola per mettere qualche pietra assai più concreta sulla candidatura da opporre a Michele Boffa, uscito vincitore dalle primarie indette dal Pd nello scorso dicembre.
Proprio dalle verifiche con gli alleati verranno poste le basi per arrivare al candidato che dovrà avere i requisiti vincenti, non ultimo rappresentare una sorta di equilibrio "geografico" in termini di voti tra le diverse aree della provincia.
Proprio in questo giro di orizzonte tra le forze politiche vicine al centrodestra sembra poter avere un peso importante il ruolo di AltraSavona. L'eventuale partecipazione di Sergio Cappelli al progetto del Partito della Libertà potrebbe sbilanciare verso il capoluogo l'indicazione sulla scelta del nome da proporre all'elettorato.
Non sarà comunque un lavoro facile. Anche perché la diplomazia azzurra dovrà non solo prestare attenzione a mantenere gli equilibri esterni, ma anche ammorbidire e contemperare le tante ambizioni domestiche.
Giovanni Ciolina