RICORDO DEI NAUFRAGHI
DELLA TITO CAMPANELLA
di Aldo Pastore

Aldo Pastore
- Venticinque anni fa, e più precisamente il 13 Gennaio 1984, affondava nel Golfo di Biscaglia, la nave da carico "Tito Campanella", iscritta al Compartimento Marittimo di Savona.
- Nel tragico evento, persero la  vita 24 marinai ed un passeggero; tra i 24 lavoratori del mare vi erano
Tre Savonesi: il radiotelegrafista Pier Giovanni Dorati, di 50 anni, Antonio Gaggero di anni 60 e Mario Incorvaia di 23 anni.

- Domenica scorsa (18 Gennaio ore 10) si è celebrata, nella Chiesa di San Raffaele al Porto, una Messa di Suffragio a ricordo di tutti i defunti, coinvolti in quel drammatico naufragio.

In questa occasione, Don Mario Genta, con la semplicità e lo straordinario calore umano che lo contraddistinguono, ha voluto ricordare, nella memoria delle vittime, la dura condizione esistenziale dei naviganti, il persistente pericolo di vita che continua ad incombere su di loro e la inadeguata protezione che continua ad essere riservata a questi lavoratori del mare.


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- Su cortese invito di alcuni amici, mi permetto di sottoporre all'attenzione degli affezionati lettori di "Trucioli Savonesi" il Testo Integrale dell' intervento da me tenuto, in data 23 Novembre 1984, alla Camera dei Deputati, allorquando il Governo di allora ha presentato la Relazione della Commissione di Indagine Amministrativa, appositamente costituita per ricostruire le cause e l'iter di quel tragico naufragio.

Ho accettato questo invito nello spirito delle sagge parole di Mario Genta, convinto, come sono tuttora, che la vita e la dignità dell' uomo debbono prevalere sempre sulla logica mercantile del profitto.