Edilizia in collina, arriva il secondo via libera |
il puc in
consiglio comunale |
IL
SECOLOXIX |
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Dopo il pasticcio informatico nella seduta
pre-natalizia, la pratica è stata annullata
e rivotata, con il sì della maggioranza
21/01/2009
Savona. È stata riportata ieri in consiglio
comunale, e approvata senza incidenti, la
seconda pratica relativa al Puc: quella che
disciplina l'edilizia in collina e risponde
alle osservazioni degli enti e delle
associazioni. Prima di Natale un incidente
informatico durante la votazione di un
emendamento presentato da G:B: Baiardo aveva
sollevato grandi polemiche e spinto la
minoranza a rivolgersi al prefetto.
L'amministrazione Berruti ha così preferito
non correre rischi e tornare in consiglio
con l'intera pratica.
Ieri pomeriggio, il consiglio si è a perto -
non senza qualche intoppo procedurale - con
la surroga di Augusto Briano, scomparso
alcuni giorni fa. Al suo posto, il
trentottenne Amedeo Fracchia, che ha aderito
al gruppo misto, mantenendo il simbolo della
Margherita con la quale si era presentato
nel 2006.
Poi la pratica sul Puc. Prima è stato votato
l'annullamento della delibera approvata
prima di Natale. Quindi si è riavviato
l'iter della pratica, non senza un primo
scontro procedurale tra la maggioranza e la
minoranza: la prima ha dato per acquisito il
dibattito di alcune settimane fa ed ha
ridotto al minimo gli interventi dei suoi
consiglieri sul tema.
La seconda avrebbe invece voluto un
dibattito più ampio. Particolarmente
accaniti, punto su punto, G.B. Baiardo
(lista Delfino) e Ileana Romagnoli (Forza
Italia). In particolare, a proposito
dell'emendamento che riguardava il fronte
mare di Ponente, Romagnoli e Baiardo hanno
ricordato la "saggezza" dei padri del primo
piano regolatore del 1860, l'opportunità di
lasciare il litorale libero e la contrarietà
a quella che hanno chiamato
«cementificazione».
Cercando di incunearsi nelle difficoltà
della sinistra radicale a gestire
contemporaneamente le proprie posizioni
tradizionalmente ultrambientaliste e un
disegno di sviluppo.
Secca la replica dell'assessore
all'urbanistica Livio Di Tullio, che ha
sottolineato di trovare singolare il fatto
che si appropriassero di parole appartenenti
ad altri, ricordando loro di far parte di
una compagine che, in Italia, ha voluto i
condoni edilizi e reso possibili gli scempi
di tante località anche della vicina Riviera
di ponente.
Quanto al fronte mare di Ponente,
l'assessore ha ricordato che non si tratta
affatto di un terreno vergine, ma semmai mal
costruito e con vaste aree da riqualificare
(gli ex cantieri Solimano), per di più di
proprietà privata. L'emendamento Baiardo sul
tema, al centro del guasto tecnico nella
seduta precedente, è stato votato da 37
consiglieri, con 23 no e 14 sì.
Quanto ai temi della pratica, come già noto
da prima di Natale, ha fissato le linee
guida per l'edilizia in colllina, che hanno
riequilibrato, rispetto al preliminare del
Piano urbanistico comunale, gli incentivi
volumetrici concessi ai borghi liguri (cioè
alle aggregazioni di case) rispetto alle
cosiddette case sparse (indici comunque più
bassi rispetto al vecchio Piano regolatore).
Tra le osservazioni parzialmente accolte,
quella di Roberto Cuneo che consentirà
agevolazioni per il frazionamento degli
alloggi nel centro ottocentesco.
Allo scopo di favorire il recupero del
patrimonio edilizio ottocentesco (oggi assai
malandato e trascurato dai suoi proprietari)
e, nel contempo, per sospingere la
reimmissione in circolo di nuovi alloggi sul
mercato degli affitti, verrà concessa
l'esenzione dai contributi di costruzioni e
dall'onere dio reperire o monetizzare i
relativi parcheggi.
A patto di affittare poi gli alloggi a
canone concordato. Tra gli emendamenti
presentati dalla maggioranza, quello che
concede l'esenzione del rispetto dell'indice
di edificabilità per i palloni tensostatici
destinati ad impianti sportivi (osservazione
presentata dall'Ascom). La pratica finale,
emendata, è stata votata da 38 consiglieri,
con 24 si e 14 no.
A. G.
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