22 Gennaio 2009

il caso

«A Finale abbiamo scogli più belli della Margonara»

ERMANNO BRANCA LA STAMPA

SAVONA

Lettera aperta di Paolo Caviglia all’architetto Fuksas sul progetto della Margonara. «Ho letto le sue reiterate critiche al cosiddetto tipico borgo ligure prospettato a suo tempo a ridosso dell’Aurelia. Quell’idea fu presentata da me nell’ultima riunione della giunta Ruggeri che approvò il testo della deliberazione. Fu un elemento un po’ politicamente suggestivo che consentì di chiudere lunghe discussioni tra chi, i più, e il sottoscritto (con l’assessore Casaccia) sulla necessità di consentire o meno un’ampia volumetria in quel sito. Ho sempre sostenuto, anche nell’attuale amministrazione che i porti turistici e tanto più il nostro trovano l’equilibrio economico in quanto tali. Senza un metro cubo di edificazione e ho consegnato riservatamente nelle mani del sindaco documentazione tecnica che comprova quello che sostengo. In effetti c’era da rabbrividire a una riedizione del Pueblo espanol di Barcellona. Se qualcuno me l’avesse chiesto, avrei spiegato che intendevo affidare a un genio dell’architettura l’interpretazione di una tipicità ligure del terzo millennio».
Aggiunge Caviglia: «Poi venne il suo progetto e quando seppi l’idea dominante era quella di un faro stilizzato di 120 metri sulla diga foranea dissi che mi piaceva moltissimo e che speravo che avremmo superato la Lanterna di Genova».
Conclude Caviglia: «In sintesi il mio pensiero è che con tutto il rispetto per l’affetto degli albissolesi e savonesi intanto non si tratta di uno scoglio vero e proprio e la salvaguardia delle madrepore (di che tipo?!) può essere salvaguardata con accorgimenti idraulico-ambientali. Io sono nato nell’ultima casa a ponente di Varigotti. Piantata sulla spiaggia. Ho vissuto nel Borgo Vecchio e al Pino. Sono stato amministratore a Finale Ligure dal 1970 al 1995 (con una tragica interruzione dall’85 al ‘90) e facemmo l’impossibile per salvaguardare la collina di San Bernardino, già allora compromessa, riuscendo a ridurre a 70.000 metri cubi i 400 mila metri cubi di lottizzazione previsti. Questo accenno solo per dire che scogli veri sono lo ‘’Scoglio lungo’’ che andrebbe recuperato dall’invasione di una discarica e i Pajè. Quelli sono scogli».