La Legacoop:
«Ora ultimatum poi le dimissioni» |
camera di
commercio
Un'altra spallata a Giancarlo Grasso. Sul piattola
questione dei fidi e un osservatorio sulla crisi |
IL
SECOLOXIX |
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Savona. La crisi economico-finanziaria che
sta gravemente minacciando l'economia
locale, sulla scia di quella nazionale, ha
conseguenze sempre più pesanti sulla Camera
di Commercio di Savona e sul suo presidente
Giancarlo Grasso.
L'ente è da mesi nel mirino di accuse e
attacchi da parte di alcune associazioni di
categoria membri della giunta o del
consiglio camerale . Accuse di immobilismo,
di mancanza di strategia nell'affrontare le
difficoltà nelle quali si trovano le piccole
medie imprese, di mancanza di visione
strategica. Attacchi che sono sfociati nelle
dimissioni di Cna, Confcommercio. Ieri di
Massimo Parodi dell'Unione Provinciale
Albergatori.
Alla lista rischia di aggiungersi la Lega
delle Cooperative che nella persona del
coordinatore provinciale Mattia Rossi
rivolge da mesi al presidente Grasso la
richiesta di un intervento concreto,
condiviso, efficace per le imprese del
territorio. Sullo sfondo un sistema di
imprese di piccole e medie dimensioni,
elemento dominante del tessuto economico
locale, sempre più a rischio.
Da circa un anno Legacoop si appella al
presidente camerale con la proposta di
soluzioni concrete programmatiche per il
rilancio dell'ente in attesa che questo
mettesse in atto le proposte congiunte di
Legacoop e di altri soggetti istituzionali.
A un anno di distanza da quelle proposte
Mattia Rossi in una lettera aperta al
presidente Grasso denuncia l'insostenibilità
di una situazione ormai precipitata. Due i
punti fondamentali sui quali Legacoop
insiste: la convocazione di un "tavolo per
lo sviluppo" e i fondi per il sostegno al
credito ai Consorzi Fidi che permettano alle
aziende locali di affrontare la crisi di
liquidità alle quali sono esposte. Su questi
due punti parte la "spallata" all'ente di
Grasso.
«Coerentemente alla correttezza e la
disponibilità con cui Legacoop ha lavorato
in questi anni - dichiara Rossi - e stante
la grave situazione propongo una sorta di
"ultima chiamata" per l'organizzazione che
presiedo. Chiedo pertanto in termini
perentori ed urgenti che venga convocato il
"tavolo per lo sviluppo" , come ribadiremo
in una nota congiunta con altre
organizzazioni, che si proceda ad un
rimpasto di Giunta, al fine di ripristinare
la piena rappresentatività delle imprese
della provincia e che in tempi immediati
vengano destinati i fondi del sostegno al
credito ai Consorzi Fidi».
E poi la stoccata: se di fronte a questo
ennesimo tentativo di mediazione le istanze
di Legacoop resteranno inascoltate
arriveranno le dimissioni del rappresentante
dell'organizzazione dalla giunta camerale.
«Se questo si verificherà - conclude Mattia
Rossi - ricordiamo che la camera di
Commercio non conterà più al proprio interno
una importante rappresentanza del commercio,
assente anche dal Consiglio, una
rappresentanza dell'artigianato, quella
degli albergatori e pertanto un pezzo
dell'Unione Industriali , e la
rappresentanza delle imprese cooperative».
elena romanato
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