Albamare nel progetto c'è il casello
aurelia bis
IL SECOLOXIX
savona. Da ieri l'Aurelia bis a Savona non è più soltanto un progetto in attesa di esser definito. L'importante intervento che dovrebbe rivoluzionare la viabilità rientra infatti tra le dieci grandi opere che a livello ministeriale sono state approvate e finanziate in Liguria. Ma la novità più importante è che il casello di Albamare entra ufficialmente a far parte del piano, con priorità rispetto ad altre ipotesi, segno della volontà del Comune di puntarci. Una decisione che ovviamente è stata accolta a Savona con grande soddisfazione. «Non possiamo che essere contenti per le notizie che riguardano i finanziamenti previsti per la realizzazione dell'Aurelia bis a Savona - commenta l'assessore alla viabilità Livio Di Tullio - anche se in realtà non è stato fatto altro che confermare una scelta che era già stata fatta in passato. Diciamo che ora è arrivata la notizia ufficiale che il progetto è stato approvato e soprattutto finanziato». La cifra prevista per la realizzazione dell'Aurelia bis a Savona è di 239 milioni di euro, che sono stati finanziati. Così come sono stati fissati i tempi di massima per l'apertura dei cantieri di lavoro. «I cantieri verranno aperti nella primavera del 2010, tra poco più di un anno - conferma ancora l'assessore Di Tullio - rispettando quelle che erano state le ultime previsioni». Ma i risultati della riunione di ieri hanno sciolto gli ultimi dubbi relativi alla concretizzazione del progetto, dubbi legati alla destinazione dello smarino e soprattutto ai vari contenziosi in corso con i privati nei confronti dei quali è stato effettuato l'esproprio dei terreni. «La destinazione dello smarino, che in un primo momento sulla base di un accordo con l'Autorità portuale di Savona doveva esser destinato al nuovo terminal siderurgico legato alla realizzazione del laminatoio alla Ferrania, sarà deciso da Anas e Autorità portuale che si sono impegnate a trovare soluzioni diverse - spiega Livio Di Tullio - Mentre per quanto riguarda le pratiche di esproprio dei terreni mi sembra che non sia esclusa la possibilità che si possa giungere ad un accordo prima del pronunciamento del Consiglio di Stato ».
gianluigi cancelli