IL SINDACO BERRUTI LUNEDI’ PROSSIMO INCONTRERA’ IL GOVERNATORE BURLANDO
“Spostiamo il porticciolo
nella zona di Miramare”
Proposta dei Verdi dopo lo stop dei tecnici della Regione
LA STAMPA
SAVONA
«Il porto turistico si può fare al posto della cantieristica e delle Funivie, salvando lo scoglio della Madonnetta». E’ la controproposta formulata dal presidente provinciale e consigliere regionale dei Verdi Carlo Vasconi che dopo la bocciatura del progetto Fuksas da parte del Comitato tecnico regionale e l’annunciato ricorso al Consiglio di Stato Rino Canavese, offre una proposta di mediazione con lo slittamento del porto turistico verso Savona, in corrispondenza della zona di Miramare.
«All’indomani della bocciatura del progetto Fuksas da parte del Ctr, i Verdi savonesi chiedono che si riapra una riflessione sull’utilizzo delle aree portuali che verranno liberate grazie allo spostamento del terminal delle Funivie agli Alti fondali - dice Carlo Vasconi -. Fin dal primo momento, infatti, insieme alla strenua opposizione al progetto di un porto alla Margonara, i Verdi hanno suggerito l’area di Miramare in alternativa, zona certamente più vocata essendo la naturale prosecuzione della Vecchia darsena. Questa soluzione permetterebbe di avere un notevole porto turistico nel cuore della città, coronato dai prestigiosi palazzi che sorgono sulla collina sovrastante, collegato a via Paleocapa da una breve passeggiata al livello del mare e prospiciente al terminal croceristico».
In queste aree, invece, la Port Authority ha previsto nuovi spazi per la cantieristica navale. Sostengono i Verdi: «Riteniamo necessario un utilizzo delle aree che limiti la commistione di attività economiche diverse, che, come nel caso di quelle cantieristiche e turistico ricettive, è nociva sia alle une che alle altre. Il porto di Savona dispone di vasti spazi, ignoti alla maggior parte dei savonesi essendo da sempre riservati alle attività portuali. Non sarebbe difficile collocarvi la cantieristica, con l’ulteriore vantaggio di metterle a disposizione maggiore quantità di spazio e di servizi logistici. Troverebbe infine spazio, magari nelle aree adiacenti ai cantieri Mondo marine e alla Guardia Costiera, anche l’insediamento di attività connesse al rimessaggio ed alla manutenzione delle barche dando vita ad un unico distretto artigianale. Qualcuno potrebbe dire che il Piano regolatore portuale già approvato non prevede questa soluzione, ma i Verdi ricordano che questo non è che uno strumento generale che andrà in ogni caso obbligatoriamente modificato, alla luce della bocciatura del porto della Margonara».
Il 12 gennaio, intanto, il sindaco Berruti incontrerà il governatore Burlando per contestare la bocciatura del progetto Margonara che era stato appena approvato a larga maggioranza dal Consiglio comunale. \