Margonara,
braccio di ferro Port Authority-Regione |
il presidente
convoca tutti per il 19. intanto, oggi, vertice sui
rifiuti
Dura lettera di Canavese. Burlando: non posso disporgli
il parere di Via |
IL
SECOLOXIX |
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Savona. Margonara, va in scena il braccio di
ferro tra l'Autorità portuale e la Regione.
Ha toni molto duri ed ultimativi la lettera
che il presidente dell'Autorità portuale ha
inviato alla Regione, nei giorni delle
festività, sulla bocciatura del progetto
Fuksas da parte della commissione regionale
di Via. La possibilità di adire le vie
legali contro la Regione era già stata
ventilata dallo stesso Canavese prima delle
vacanze di fine anno, ma la lettera usa
parole decise e prive di sfumature. Canavese
definisce «anomalo il procedimento» seguito
e chiede che la Regione convochi un incontro
con l'Autorità portuale e con i Comuni
interessati (Savona e Albissola) prima di
deliberare in giunta. E annuncia che, in
ogni caso, «un'eventuale deliberazione della
giunta in contrasto con le previsioni di
Piano regolatore portuale dovrà
necessariamente essere impugnata nelle sedi
legali».
Il presidente Claudio Burlando annuncia a
sua volta di aver convocato la riunione
richiesta per lunedì 19 gennaio. Ma appare
un atto di cortesia istituzionale,
strettissimo il margine di una mediazione:
«Ci parleremo. Ma il parere della Via non è
una scelta politica, ma tecnica», ribadisce
ancora una volta, dal momento che la
bocciatura della Margonara è stata intesa da
più parti (centrodestra compreso) come un
atto sul quale il presidente ha rinnovato
l'alleanza con Verdi e Rifondazione
comunista. E aggiunge: «Se prenderanno atto
del parere della Via e riconsidereranno il
progetto, bene. Altrimenti, se diranno che
intendono proseguire per quella strada, io
dovrò portare il parere in giunta e
prenderne atto. Non possiamo fare altro:
sarebbe la prima volta che un parere di Via
non viene recepito. E per farlo occorrerebbe
da parte nostra avanzare contestazioni
precise. Insomma: non posso disporgli io un
parere di Via».
Ci sono i margini per una revisione del
progetto, come in sostanza chiede Burlando?
Questo al momento non è chiaro e si capirà
probabilmente soltanto dopo l'incontro del
19 gennaio, al quale parteciperanno Canavese,
i sindaci Berruti e Parodi, il presidente
Burlando con gli assessori Ruggeri e Zunino,
i tecnici regionali e, eventualmente, dei
Comuni e della Port Authority. Le parole del
presidente lasciano intendere, in ogni caso,
che questa è l'unica strada percorribile:
«Se dovremo deliberare, delibereremo. E se
si vorrà andare in giudizio, ci
difenderemo».
«Si è avuta notizia anche attraverso fonti
giornalistiche - scrive Canavese non senza
una punta polemica - del parere espresso con
esclusivo riferimento all'ottemperanza delle
prescrizioni imposte dalla Regione in sede
di approvazione del Piano regolatore
portuale». Canavese spiega poi perché
ritiene «anomalo» tale procedimento:
«dovendosi definire una Conferenza dei
servizi a suo tempo avviata, i vari soggetti
coinvolti devono esprimersi sul preliminare
ciascuno per quanto di competenza». E
conclude: «L'intervento della Regione in
questa fase non può consistere in una mera
verifica di ottemperanza alle prescrizioni
della Via regionale essendo prioritariamente
necessaria una valutazione del nuovo
progetto, che è stato rielaborato rispetto a
quello inizialmente presentato proprio in
quanto la stessa Regione aveva ritenuto non
condivisibile l'originaria versione».
Intanto, Burlando fa il punto anche sulla
questione rifiuti: «Per Savona, con la
chiusura di Magliolo, è emergenza. Entro
gennaio la situazione va definita». Oggi
l'assessore Franco Zunino incontrerà il
commissario prefettizio Mario Spanu, per
pianificare la gestione dell'esistente. Ma
non ancora per parlare di Passeggi.
An. Gran.
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