Commissario ai rifiuti |
ampliamento
di un milione di metri cubi per bossarino e boscaccio
Passeggi, il vicesindaco lancia la proposta alla
Regione. Burlando: stiamo procedendo |
IL SECOLOXIX |
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Savona. Che il re è nudo lo dice Piero
Santi, vicepresidente del consiglio
comunale, PdL: «La Margonara affondata?
Stiamo assistendo, più che a un disguido
amministrativo, a una lotta tra Regione, di
centrosinistra, e Comune, anch'esso di
centrosinistra. La giunta Burlando, per
mantenere l'alleanza con Rifondazione e i
Verdi, ha dovuto pagare questo prezzo».
Ma anche dalla maggioranza, il vicesindaco
Paolo Caviglia lancia un avvertimento sul
fronte dei rapporti che scottano tra Genova
e Savona. E riapre il fronte dei rifiuti.
«Questo nuovo decisionismo centralista della
Regione, messo in mostra con la Margonara,
va anche bene. Purché non si applichino due
pesi e due misure. Se il presidente Burlando
vuole spazzare via dubbi e sospetti, deve
fare una cosa, e farla immediatamente:
nominare un commissario ad acta che porti a
compimento il Piano provinciale dei rifiuti
sballato dall'Amministrazione provinciale
decaduta e dia il via, sulla scorta degli
accordi sottoscritti proprio in Regione, con
il Comune e la Provincia, all'impianto di
smaltimento di Passeggi». Il presidente
Claudio Burlando risponde a stretto giro di
posta, da Roma. E quella che dàè una
notizia: «Ho già incontrato il commissario
prefettizio alla Provincia Mario Spanu per
parlare di questo problema. Nei prossimi
giorni Spanu vedrà la dirigente Minervini e
l'assessore regionale Franco Zunino. Ci dirà
se ha i poteri per procedere a fare quanto
pattuito a suo tempo in Regione. Se ci dirà
che non li ha, si potrà procedere alla
nomina di un commissario ad acta. Nei tempi
più rapidi». Tra pochissimi giorni (dal 31
dicembre, data fissata per la chiusura di
Magliolo) l'intera provincia avrà un solo
impianto di smaltimento dei rifiuti urbani:
quello del Boscaccio di Vado, la cui quota
di maggioranza è in mano privata. Sempre a
Vado, è già stato approvato, ed è in
conferenza dei servizi, il progetto per
l'ampliamento da un milione di metri cubi
della discarica di rifiuti speciali a
Bossarino. Quanto al Boscaccio, sono già
stati avviati gli approfondimenti tecnici
per aprire le procedure che porteranno, a
loro volta, ad un ampliamento da un milione
di metri cubi: «L'ultimo ampliamento
concesso, di 1,2 milioni di metri cubi,
risale a cinque anni fa - spiega il sindaco
vadese Carlo Giacobbe - ed era stato
calcolato per concedere alla discarica
un'autonomia di vita di 15 anni. La nuova
situazione, con la chiusura di tutte le
altre discariche presenti in provincia,
cambia ovviamente il quadro: già nel Piano
provinciale era prevista la possibilità di
un ampliamento. Fatti gli approfondimenti
tecnici, e realizzata la nuova strada per la
discarica, verranno avviate le procedure per
l'Accordo di programma, come prevede la
nuova legge regionale, per integrare quanto
reso necessario dalla nuova situazione».
Caviglia, dal canto suo, non è tenero:
«Trovo stupefacente che ci si scandalizzi
per un palazzo e nessuno presti attenzione a
una questione come quella dei rifiuti, il
cui valore anche economico è
incommensurabilmente superiore». E
attacca:â??«Il precedente assessore
provinciale all'ambiente fece una guerra
spietata ad Ata, attraverso l'attacco
frontale a Cima Montà. Il problema di Savona
nasce lì: un accanimento contro l'unica
discarica pubblica, e gestita dalla mano
pubblica, presente in provincia. Da allora
noi socialisti andiamo denunciano la
situazione: sembravano fantasie, oggi c'è la
prova dei fatti». Su cosa questo significhi,
il vicesindaco non usa giri di parole: «La
politica ha facilitato un monopolio privato
su tutto il territorio savonese. Ricordo che
se la Provincia si fosse comportata con
Magliolo come con Cima Montà, quella
discarica sarebbe già chiusa da tempo,
perchéè un'autentica bomba ecologica come
tutti sapevano e sanno». Per arrivare ad
oggi: «Come vicesindaco ho il dovere di
tutelare gli interessi dei cittadini
savonesi, che per l'intanto si troveranno la
Tarsu aumentata, e neppure di quanto sarebbe
stato necessario a fronte della situazione
da noi non voluta». Attacca Caviglia: «Nel
Piano provinciale ci sono almeno dieci
inadempienze riscontrate dagli stessi uffici
regionali: la Regione nomini un commissario
ad acta con lo scopo di portare avanti le
procedure concordate a suo tempo a livello
regionale per realizzare l'impianto di
smaltimento a Passeggi. Questo mi aspetto da
Burlando, e lo faccia subito. Per evitare
qualsiasi speculazione su quanto avvenuto
negli anni trascorsi». Nel pomeriggio, come
detto, è arrivata la risposta: dopo lo
schiaffo a Savona sulla Margonara, Burlando
apre su Passeggi. Rimane il problema
sollevato da Santi: chi è deputato a
trattare le questioni savonesi con Genova?
Nella vicenda della Margonara, il Comune è
stato scavalcato. La gestione della partita
dei rifiuti, ora, sarà una cartina di
tornasole.
Antonella Granero
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