Ricci bacchetta i sindaci e ne ha anche per fuksas
cena di festa. con un po' di veleno come dolce
Albenga. Ne ha per tutti Antonio Ricci. Per tutti quelli che chiama cementificatori e che qualche tempo fa aveva definito addirittura "i nazifascisti del nuovo millennio".
L'occasione è un appuntamento conviviale organizzato da Roberto Pirino dell'Accademia della cucina italiana per festeggiare la recente assegnazione all'autore televisivo del premio Pannunzio. E siccome attorno al tavolo c'erano da un lato i 'Fieui di Caruggi', Fischia il Vento e altri gruppi e associazioni culturali albenganesi e dall'altra i sindaci Antonello Tabbò e Marco Melgrati, Ricci non si è lasciato scappare l'occasione per scagliarsi ancora una volta contro la devastazione e la cementificazione del territorio ligure.
«Non sono contro il cemento a priori - ha esordito con tono pacato (o per meglio dire sornione) - ma contro il modo in cui viene utilizzato, senza alcun rispetto per l'ambiente».
Tutti i presenti hanno subito pensato alla battaglia contro le torri di Consuegra e per evitare che qualcuno non comprendesse che si parlava prima di tutto di quelle, Ricci ha subitro ringraziato i Fieui di Caruggi.
«Sono stati gli unici a schierarsi contro le torri quando ancora il vento non era cambiato» ha detto nel ringraziarli, con un tono di voce che cominciava ad accendersi. E poi: «Sono intervenuto personalmente perché ho vissuto la vicenda delle torri, un pericolo ancora incombente, come un oltraggio alla mia città, come una violenza subita da mia madre».
E visto che a quel punto il sindaco di Albenga, Antonello Tabbò, era servito, Ricci si è rivolto all'alassino Melgrati. «Adesso penso che dovrò occuparmi un po' anche di lui», ha minacciato, mentre il sindaco ha abbozzato un sorriso per la verità apparso poco convinto.
«Sono rammaricato per la scarsa reazione delle cosiddette associazioni culturali e ambientali - ha poi proseguito, questa volta con la voce venata da un po' di rabbia - di fronte a scelte amministrative che hanno compromesso e comprometteranno il nostro territorio».
E visto che ormai le bordate avevano raggiunto tutto il mondo ponentino, l'autore di Striscia la Notizia ha rivolto la sua attenzione anche verso il capoluogo.
«Sono soddisfatto del momentaneo ammosciamento del 'belinotto' (lo chiama proprio così) di Fuksas alla Margonara di Savona. Non sono sceso in campo per combatterlo - conclude poi ridendo - perché ho pensato che fosse giusto che anche Savona fosse un po' abbruttita dal cemento: non può mica toccare sempre e solo a Albenga».
Poi i tradizionali scambi di doni, e a Ricci qualcuno ha subito regalato un amuleto che lo difenda dalle reazioni e dalle querele dei cementificatori attaccati direttamente o indirettamente, di persona o via etere, e adesso persino a tavola.
Lu. Re.