Puc, pasticcio nel voto
ora c’è aria di ricorso


Ecco i Piani degli Ambiti territoriali
per conoscere i bisogni di Savona

Cancellato un risultato che per errore premiava l’opposizione

LA STAMPA
SAVONA
Giallo sulla votazione degli emendamenti al Puc di Savona. Una pratica delicatissima. La minoranza propone con il consigliere Gibì Baiardo un emendamento che vieta edificazioni residenziali private sul frontemare di Ponente )aree ex Solimano, Famila). E’ il momento del voto. Due consiglieri di maggioranza segnalano che il sistema elettronico non funziona, ma si vota lo stesso: 37 votanti, 19 a favore e 18 contro. Il Consiglio approva. Sindaco e assessori sbiancano, dal pubblico e dalla minoranza parte un applauso.
Subito dopo è il caos. I due consiglieri di maggioranza (Berruti e Varaldo) sostengono che il sistema ha impedito loro di votare. sono voti decisivi, con i loro «no» sarebbe finita 20 a 18. Si grida all’errore, bisogna rifare tutto. Dai banchi dell’opposizione scattano le proteste, si chiede di conoscere i dettagli della votazione, anche perché 5 consiglieri di maggioranza avrebbero votato a favore unendosi ai 14 voti dell’opposizione. E qui un altro giallo. Sul computer non c’è traccia della votazione. «Non è stata registrata», è il responso della presidenza. A questo punto la minoranza abbandona l’aula tra le proteste. Dopo mezzora di discussioni il Consiglio riprende, solo con la maggioranza in aula. Il segretario Araldo annuncia che i due consiglieri hanno diritto di votare a parte. Così è e con i due «no» il risultato finale è di 20 a 19 e a questo punto, pur nel caos più totale, risulta decisiva l’assenza tra l’opposizione del leghista Renato Giusto, uscito prima del voto. Per la minoranza alla fine parla il vicepresidente del Consiglio Pietro Santi: «E’ inaudito quanto accaduto. Non c’è traccia di un atto pubblico, una votazione che tutti hanno visto e che era regolare». Si annuncia un ricorso al prefetto.Nella riunione di giunta comunale di ieri mattina sono state adottate le delibere sulla definizione dei Pieni degli ambiti territoriali e sull’estensione degli orari di accensione del riscaldamento. Così, visto il perdurare del maltempo, il Comune ha portato da 12 a 14 ore giornaliere la possibilità di tenere accesi i riscaldamenti. Per quanto riguarda i Piani degli Ambiti territoriali, gli operatori socio-sanitari hanno individuato in ciascun Ambito (Centro - Porto, Oltreletimbro, Villapiana - Lavagnola) le esigenze della popolazione, che daranno il via a politiche di promozione e sostegno alle responsabilità familiari, con particolare attenzione ai bambini; a politiche per l’inclusione ed emergenza sociale (ad esempio il problema casa); a politiche per l’invecchiamento attivo. «I Piani - ha detto l’assessore alle Politiche sociali Lucia Bacciu - costituiscono un primo passo verso il Piano Regolatore Sociale de e un utile strumento di informazione e conoscenza dei bisogni del territorio». \