TRUCIOLI SAVONESI
spazio di riflessione per Savona e dintorni <Speriamo si ripeta il caso del porto
Spotorno-Noli con Bruno Marengo> Margonara,
<Grazie assessore Zunino> firmato
Gambetta, ex sindaco Dc Se la “questione morale”corre al capezzale della
legalità. Un precedente
grazie alla giunta regionale di centro-destra e a sei mesi di
ritardo… Noli – Finalmente la buona notizia. L’ho letta mercoledì, 17 dicembre 2008. E’ l’annuncio della vocciatura, da parte della Via regionale, del progetto della “Margonara” recentemente adottato, tra grandiosi squilli di tromba e consensi trasversali sorprendenti, ma non troppo.Vorrei subito dire grazie all’assessore regionale
Franco Zunino - di Rifondazione comunista, e che in
altre circostanze non ho esitato ad accusare, criticare, biasimare -
se così velocemente lo staff dei suoi collaboratori ha fatto
definitiva chiarezza. Chiarezza nei confronti di quello che, due
settimane fa, definivo su Trucioli “Un accanimento
urbanistico nel proporre ed adottare il progetto”. Certo, occorre ancora la ratifica (entro un mese) da parte della Giunta Regionale .Spero non si ripeta ciò che successe con la giunta di centro destra, esattamente quattro anni fa. Ovvero di tergiversare, anche contro legge, per modificare il progetto bocciato dalla Via del porto turistico di Noli-Spotorno, era il 24 novembre 2004. Dalle dichiarazioni dell’assessore regionale all’Urbanstica, Carlo Ruggeri, ascoltate al Tg3 –Liguria, parrebbe proprio così. Allora c’è stata la ferma determinazione di un sindaco come Bruno Marengo di Spotorno, per indurre, con sei mesi di ritardo, la nuova giunta Burlando a firmare la delibera. Dalle fonti stampa di questi ultimi giorni, con le dichiarazioni dei veri responsabili savonesi, proponenti il progetto, e firmatari, arriva la conferma, se ce ne fosse bisogno, della ferma determinazione nel procedere con accanimento contro le leggi di tutela formulate ed approvate, a suo tempo, dalla Regione Liguria. Magnifico
esempio di mancato rispetto della legalità democratica verso chi
compie il suo dovere di tecnico. Allora come ora. Carlo Gambetta
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