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La lettera/L’avvocato
Cerulli ci scrive per una notizia diffusa da Uomini Liberi <Speriamo
che la collega esca a testa alta, scandaloso il
silenzio della stampa locale> Il caso
dell’avvocatessa coinvolta in un’inchiesta per subornazione di testimone |
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La notizia relativa alla messa sotto inchiesta di una mia collega per l'ipotesi di subornazione di teste e la denunzia dell'assoluto silenzio sull'episodio da parte della stampa locale mi ha al tempo stesso turbato e scandalizzato.(VEDI...) |
Turbato perchè ho sempre creduto che occorra svolgere la nostra
professione con la massima onestà possibile e rifuggendo qualsiasi
compromesso con la propria coscienza, rispettando sempre quel giuramento
che abbiamo prestato prima di essere abilitati all'esercizio
dell'attività. Mi auguro di conseguenza che l'ipotesi di reato risulti
completamente destituita di fondamento e che la collega esca da questa
storia a testa alta perchè, nel caso opposto, l'accertamento della
colpevolezza sarebbe devastante per tutta la categoria.
Certo l'Ordine degli Avvocati dovrà fare il suo dovere come ha fatto in
passato perchè noi iscritti sappiamo bene che quando si è tergiversato
su alcune situazioni "critiche" di rilevanza penale, si è ottenuto solo
di aggravare le situazioni medesime, di provocare danni alla
collettività e di far ricadere il discredito su tutta la categoria,
accusata di fare le barricate a difesa della "casta".
Ma la cosa veramente scandalosa è il silenzio della stampa su un
episodio di così elevata gravità. Siamo abituati a vedere sulla nostra
stampa locale anche le notizie più idiote, come quella di un avvocato
qualsiasi che impugna una multa per sosta vietata, o la classica "cane
morde signora in Via Paleocapa", oppure i trafiletti su tutte le
condanne comminate all'extracomunitario di turno ed per una cosa del
genere non si scrive niente?
Ricordo che in passato alcuni colleghi vennero
svergognati con tanto di nome e cognome il giorno dopo che erano stati
denunziati, con tanto di locandine presso le edicole ed articoli a
quattro colonne.
Questo silenzio mi preoccupa quale che ne sia la ragione: se la notizia
è stata, come si suo dire, "bucata", mi spiace per gli amici giornalisti
che si sono fatti fare le scarpe da uomini liberi.
Se invece sapevano ed hanno taciuto per non dare
fastidio a qualcuno, la cosa è grave: qualcuno dimostrò di avere
stoffa pubblicando notizie su Nixon nonostante le pressioni ricevute e
così facendo dimostrò che cosa sia la libera stampa e a che cosa serva.
Se si tace per paura o servilismo, forse è meglio che, come ebbe a dire
il nostro presidente del consiglio qualche settimana fa, si cambi
mestiere in modo da non correre il rischio di dover scendere a tristi
compromessi.
La mia stima per i giornalisti savonesi è elevata: Luciano Corrado, ad
esempio, è uno che non te le manda a dire e lo apprezzo anche se non
sempre sono d'accordo con lui. Ma non penso che Luciano sia una rara
avis. Datemi ragione.
M. Cerulli |
24 DICEMBRE
UNA REPLICA DELL'AVVOCATO MAURO CERULLI Ho inteso ed intendo manifestare la mia piena
ed incondizionata fiducia verso il mio Consiglio dell'Ordine,
che è sempre stato retto, da quando esercito questa professione (e sono
quasi 30 anni), da Colleghi di alta capacità e professionalità, pronti a
sacrificare parte del loro tempo al bene della categoria, e di questo
bisogna dar loro atto per onestà intellettuale. Leggo dalle parole della Collega avv.
Bellenda, che è intervenuta a sua volta per chiarire la sua
posizione, che il Consiglio dell'Ordine ha già fatto
quanto doveva fare e non posso che esserne lieto. E colgo l'occasione
per esprimere il mio sincero apprezzamento per il suo intervento su
questo sito. Quando ebbi a scrivere le mie prime righe ignoravo,
come tutti i non addetti ai lavori, chi fosse la Collega interessata al
caso. Nel leggere quanto essa ha coraggiosamente scritto, e conoscendola
come professionista leale e corretta, del tutto aliena a fatti quali
quelli ipotizzati, non posso che augurarle di uscire presto ed a testa
alta da questa vicenda. Se un cliente, come talvolta accade, commette
qualche birbanteria, non è giusto che ci vada di mezzo anche chi ha
assunto il compito di difenderlo. Alla Collega va tutta la mia piena ed
incondizionata solidarietà. Buone Feste a tutti i lettori di
Uomini Liberi e Trucioli Savonesi. Mauro Cerulli |