Irrompe
Cappelluto nell'operazione dell'ex cinema Astor |
già ripartito
il cantiere
Il maxi gruppo loanese ha acquisito da "La Filanda"
parte della lottizzazione. Nasceranno alloggi e box |
IL SECOLOXIX |
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SAVONA. Nei delicati equilibri dell'economia
del mattone savonese da qualche giorno si è
registrata una scossa di terremoto non di
poco conto.
Il gruppo Cappelluto di Loano, una delle
realtà imprenditoriali più importanti e
fiorenti della provincia (ha costruito tutto
il complesso di Loano 2 ed è attivissimo nel
ponente provinciale oltre che in Piemonte e
a Torino in particolare), è sbarcato per la
prima volta in città.
Lo ha fatto acquisendo una delle operazioni
più interessanti e appetite del momento:
l'ex cinema Astor tra via Pia e via
Paleocapa dove nasceranno appartamenti e
garage centralissimi. Tecnicamente ha
acquisito parte dell'operazione dal gruppo
La Filanda di Albisola che sta già facendo,
non senza problemi, il complesso del golf di
Albisola Superiore (è di queste ore il
sequestro di una decine di mansarde create
abusivamente e oggetto di un'indagine della
Procura).
La voce di questo subentro, a quanto
s'apprende di una partnership tra La Filanda
e l'impresa Cappelluto (al cinquanta per
cento?), circolava da settimane ma senza
conferme ufficiali.
L'ufficialità c'è stata adesso
indirettamente dopo che sul cantiere è stato
affisso il maxi manifesto in cui il gruppo
loanese annuncia la possibilità di prenotare
box e appartamenti in costruzione chiamando
i propri uffici di via Roma.
È una novità non da poco ed è tra l'altro
coincisa con la ripresa dei lavori che da
mesi si erano stoppati per non meglio
precisati disguidi burocratici (questa la
giustificazione dei giorni scorsi del gruppo
La Filanda). Il cantiere è infatti ripreso
anche se si è subito nuovamente bloccato a
causa delle ultime giornate di maltempo che
hanno reso impossibile lavorare.
Per la cittàè una notizia positiva perché
c'era già chi temeva che lo scheletro del
nascente palazzo tra via Pia, via Aonzo e
piazza Chabrol restasse a lungo incompleto
con tutto quel che comporta in termini
estetici e di vivibilità della zona. Inutile
dire che per recuperare il tempo perso,
considerato anche lo stop dovuto alle
iniziali crepe della vicina Pinacoteca, non
basterà soltanto accellerare. Averlo fatto
riprendere è comunque già un segnale
importante.
Dichiarazioni ufficiali non ne trapelano dal
gruppo loanese e l'unica ammissione invita
comunque a parlare del progetto con il
partner albissolese, il gruppo La Filanda,
segno che tra i due soci - a dispetto di
voci che parlavano di un subentro completo
del gruppo Cappelluto - c'è sinergia.
Per l'impresa Cappelluto, attiva da quasi
mezzo secolo e tra le più solide del settore
a livello non solo savonese ma ligure,
questo sbarco savonese segna inevitabilmente
anche un "attacco" ai gruppi cittadini che
finora l'hanno fatta da padrone in fatto di
edilizia: Delle Piane, Orsero, Bagnasco,
Barbano, Mirgovi, Ragogna e De Filippi,
famiglie i cui nomi fanno storicamente rima
con mattone.
D. Frec.
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