VADO
LIGURE FIRMATO L’ACCORDO PER L’IMPIEGO DEGLI EX
DIPENDENTI FERRERO
L’ex assessore di Varazze Baglietto
Con l’ok di sindacati e coop
nasce la casa di cura Segesta
«Non riapriamo la sala dei salesiani
sarebbe solo un cinema di partito»
Giacobbe: “Struttura in
salvo grazie a scelte coraggiose”
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[FIRMA]ANTONIO AMODIO LA STAMPA
VADO LIGURE
Ha preso ufficialmente il via ieri mattina la nuova era
del centro socio-assistenziale ex Ferrero. Presenti il
sindaco Carlo Giacobbe, i vertici del gruppo Segesta,
quelli delle cooperative e i sindacati, è stato firmato
l’accordo sindacale che ha confermato al lavoro 14 dei
19 dipendenti diretti della Fondazione Ferrero, in
carico al consorzio delle coop che operano nella
residenza.
«Finalmente - ha commentato Giacobbe - è stato fissato
l’ultimo tassello per far ripartire la struttura e
proiettarla oltre l’emergenza. Solo scelte definite
coraggiose da molti osservatori esterni, come quella
dell’ordinanza per la gestione straordinaria che ho
dovuto assumere, hanno salvato la ex Ferrero». Il primo
cittadino tenta di analizzare più a fondo le ragioni
della crisi: «Non è, a mio avviso, solo un fatto
finanziario ad aver portato in alto mare la Ferrero.
Probabilmente c’è anche un elemento di limitata
esperienza all’origine di tutto e l’aver affrontato un
piano molto ambizioso e forse troppo ampio per le sue
reali possibilità. Oggi con Segesta, un gruppo di tutto
rispetto sul piano dell’assistenza e sanitario più in
generale, abbiamo la possibilità di voltare davvero
pagina. Nei prossimi mesi infatti il gruppo varerà un
suo piano per lo sviluppo del centro
socio-assistenziale. Devo dire comunque che le
opposizioni sono state irresponsabili ad aver
abbandonato il Consiglio comunale e a non aver votato la
variazione di bilancio che conteneva anche fondi per la
transizione della ex Ferrero».
Per il sindacato è anche importante la garanzia che il
nuovo gestore ha dato per un più stretto rapporto con il
territorio. Nei prossimi giorni Segesta definirà la
nuova denominazione della residenza: probabilmente
«Centro Sabazia, assistenza e cura».
«La proposta riguardante la riapertura del cinema nel
teatro dei salesiani di Varazze è fuori luogo». L’ex
assessore comunale Giovanni Baglietto (Idv) contrasta
aspramente la recente proposta lanciata dal suo ex
collega di giunta Giulio Alluto (Pd). «Solo le multisale,
vedi il gruppo Diana di Savona o la Fiumara di Genova,
riescono a sopravvivere se hanno a disposizione un
determinato numero di locali. Se diversamente si vuole
trasformare il cinema dei salesiani, peraltro
accogliente come sala, in una sorta di aula
cinematografica di partito, allora l’assessore non parli
di turismo, di famiglie di ragazzi. Forse Alluto - ha
accusato Baglietto - sta tentando di far imbarcare i
salesiani in una missione impossibile, annunciando la
riapertura del famigerato “Centro Ragazzi”, alternativa
laica all’oratorio, e vero e proprio pozzo senza fondo
di risorse pubbliche che il sottoscritto aveva chiuso
proprio per aiutare il rilancio dell’opera salesiana». \
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