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I “Verdi” danno ragione
all’assessore Zunino per le risorse idriche
e non solo
<I
TERRENI
“PIAGGIO”
SONO INQUINATI>
Un’area di 120 mila mq da
bonificare. Proposte alternative alle 600 nuove case
di
Marina Fasce e Gabriello Castellazzi |
Finale Ligure
- Il documento “Analisi di
rischio preliminare sulla qualità del suolo”, misteriosamente
dimenticato, è stato finalmente recuperato grazie all’intervento
dei “Verdi”finalesi e
inserito ufficialmente nel “Progetto Piaggio” originario nel corso del
Consiglio Comunale di domenica 30 novembre .
L’importante
“Sub Allegato 3” (Perizia redatta da ISAF – Ingegneria e Servizi
Ambientali Ferro S.r.l., Savona) - anche se in alcune parti sembra
ottimista - mette di fatto in luce un quadro preoccupante, in quanto
ritiene necessaria una valutazione completa dell’inquinamento dei
terreni dell’Industria Piaggio di
Finale. La “Perizia” alla pagina 9 afferma:
“…
alla luce di quanto sopra esposto, i
percorsi di rischio considerati per il caso in esame sono i seguenti:
-
Inalazioni di vapori all’aperto dal suolo, sottosuolo e falda;
-
Inalazione di vapori indoor dal suolo, sottosuolo e falda;
-
Dilavamento del suolo contaminato verso la falda;
-
Ingestione di falda contaminata; |
Con riferimento
a tale ultimo percorso si precisa che si è ritenuto, cautelativamente,
di collocare il bersaglio finale del dilavamento del suolo contaminato
verso il pozzo ubicato al confine di valle dell’area (Pozzo Ghigliazza)
anche se dai dati disponibili non risulta che tale pozzo sia usato per
scopi potabili.”
La superficie
del suolo contaminato è di 120.000
metri quadrati e, secondo
la Perizia, gli elementi inquinanti che superano i livelli di sicurezza
in misura preoccupante per le zone destinate ad abitazioni sono:
idrocarburi di vario tipo,
manganese e alluminio. L’arsenico
è molto vicino ai limiti consentiti per legge.
Quindi ha
ragione l’Assessore Regionale all’Ambiente
Franco Zunino a preoccuparsi
per le risorse idriche destinate ai
350 alloggi (seconde case) del “Progetto
Ghigliazza”.
I “Verdi” hanno
chiesto da subito una Valutazione di Impatto Ambientale (VIA),
complessiva delle opere di urbanizzazione nelle due aree
Piaggio e Ghigliazza.
Tale
valutazione infatti implica prendere in seria considerazione gli
elementi di rischio per la salute di chi potrà abitare in quei siti
(circa 5000 persone).
Il fatto che
anche Legambiente chieda
con forza tale valutazione dovrebbe essere apprezzato e non considerato
da molti come un ostacolo fastidioso. La salute dei futuri abitanti deve
avere priorità su qualsiasi altra considerazione.
I costi
indicati a progetto per la bonifica dei terreni
Piaggio non sono realistici
in quanto la Perizia stessa (che per ammissione degli estensori si basa
su analisi parziali) richiede analisi complete su tutta la vasta area
inquinata da cento anni di attività industriale.
I “Verdi”dicono
NO ad una chiara speculazione immobiliare e dicono invece:
-
“SI”
alla realizzazione di un
“Polo
Tecnologico dell’Ambiente” nelle aree Piaggio, con un
lavoro sicuro e stabile per i nostri giovani (al posto di una valanga di
600 seconde case che sono
di fatto un investimento parassitario senza vere prospettive di lavoro);
-
“SI”
ad una grande Centrale Solare Fotovoltaica
sui gradoni alti dell’ex-cava Ghigliazza per soddisfare
l’esigenza di energia pulita che tutte le persone ragionevoli invocano.
Marina Fasce e Grabriello
Castellazzi |