versione stampabile Antenna selvaggia Nessuno provvede
Mamma Rai e la nuvola: ecco
spiegato perché a volte in Liguria la Tv non si vede nelle prime come
nelle seconde case dei piemontesi. Che regalo!
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Un
tecnico della televisione, circa una decina di anni fa ( cioé quando -
proveniente da Roma - mi
stabilii a Loano, assieme a
mia moglie Christine,
considerando giustamente conclusa la quarantennale carriera
giornalistica) mi confidò che nell'entroterra della provincia di
Savona la tivvù "si vedeva
piuttosto male. A striscie ed a righe, annebbiata, confusa,
incasinata..."
"Questa è bella!" dissi .
"Da cosa dipende ?" chiese mia moglie.
"Dalla meteo..." rispose. |
Credetti che scherzasse e replicai:" Peccato le previsioni
metereologiche sono il mio programma preferito. Anzi si può dire che
l'accendo solo per quello. Altrimenti. Comunque, mia moglie ci tiene a
vedere qualcosa un pò qui ed un pò là..."
"Ma cosa ha capito ?" fece lui. "La meteo, il meteo, le previsioni..."
"Ma no. Per sapere se la sua tivvù funzionerà deve osservare il cielo."
"Come Renato Zero!"
esclamai.
"Ma quale Renato Zero ?"
"Quello dei migliori anni della nostra vita", venne in mio soccorso
Christine.
"Non avete capito nulla. Ma da dove venite ?"
"Da Roma..."
"Ah, ho capito Roma Ladrona!" rispose il tecnico che indossava una bella
camicia verde.
"Va bene. Ma che c'entra Roma Ladrona
col fatto che non riusciamo a vedere la tivù?"
"Ve lo spiegherei in dettaglio, ma il tassametro gira e più mi fermo in
casa vostra e più pagate. Ma vedrete che capirete con poche parole...Mi
sembrate due persone abbastanza sveglie."
"Sono appena andato in pensione - riflettei - e già mi sarò
rincoglionito".
Insomma, dagli e dagli, cominciai a capire.
Ma c'era un filo di speranza.
"Se il tempo è nuvoloso, meglio se piove a dirotto - confermò il tecnico
- la televisione potete
vederla benissimo. Qui in Liguria,
si usa così. Ma niente paura. Vi sono soluzioni alternative...Non vi
preoccupate."
Allora, mi consultai con la mia metà e decidemmo di comune accordo che
la tv era meglio vederla
anche col bel tempo. Tanto più che la
Riviera è famosa per il suo clima mite. Col cielo blu,
soprattutto verso sera, nisba. Interferenze e addio programmi. Tutta
colpa della mancanza di nubi e di pioggia. Sereno= tv disturbata.
"Vi comprate una bella antenna parabolica e siete a posto. Con quella
vedete di tutto e di più."
Detto e fatto.
Decenni, come canta Amedeo Minghi. E' passato quasi un decennio.
Com'è, oggigiorno, la
situation ?
Presto detto, se mettiamo la parabola, vediamo tutto - trasmissioni
italiane ed estere - meno, tuttavia, i programmi nazionali o stranieri
criptati; se la togliamo ed il cielo è sgombro di nubi, non vediamo una
mazza.
Esempio: scontro tra nazionali di calcio, sul
Tg1. Con la parabola, appare
crypton! del pianeta cryptonite,
cioé buio pesto e simbolo del criptaggio selvaggio e nazionalpopolare. Per vedere il big match, via la parabolica, allora! Clic.
Ecco, mamma Rai arriva finalmente con le prime immagini; ma Giove Pluvio
è assente dal cielo. Sereno da fare rabbia alla
Florida. Ore 20,30. Arriva la
nebulosa bandiera degli States, con tutto quanto stelle- striscie,
pallini, nebbione in Val Padana,
non si vede Gattuso, non si
vede l'arbitro e nemmeno il campo che da verde diventa una ondeggiante
distesa di latte...Onde fluorescenti, zip, zap. Schermo che salta,
ondeggia, ricade, bagliori, grigi lunari.
Incazzamento del sottoscritto. Indifferenza della consorte che propone
vediamoci sul secondo "Cold Case"...
"Col case che possiamo vedere 'sto case! Se metti la parabola, il
feuilleton l'è cripté come direbbe Aznavour.
Se togli la parabola, sventola il vessillo di
Barak Obama. E addio Cold
Case. L'è tutt un casin!
Ma dico io, er canone l'abbiamo pagato entro il 31 gennaio. Siamo in
regola. La parabola c'è. Sky
è in arrivo.
Vediamo pure - anche se a malincuore - qualche programma del cavaliere
mascarato (Striscia la Nequizia,
ad esempio, e poi basta). Ogni tanto mi metto "Chi l'ha visto ?" Non si sà mai. Nel caso che - essendomi rincoglionito - mi fossi anche perso.
Mamma Rai-Tv che quando
lavoravo per "Er Messaggero de Roma",
me dava tante belle soddisfazioni, adesso mi tradisce così.
Per un pochino di sereno e di Liguria che da pensionato mi sono voluto
offrire; ed offrire a Christine, abituata a climi nordici. C'è il sereno, te la godi ? Mamma Rai te punisce, subito. A letto, senza tivvù!
Ma il canone io lo pago... obbietta
Fantozzi.
Fosse solo quello, bischero. Lo sai o non lo sai che qui in Italia si
paga tacendo e tacendo se mor. Tiè faccio gli scongiuri. Quali scongiuri. Sò affari miei.
A proposito. Sono nato a Savona, ma sono vissuto tanti di quegli anni a
Roma, che non ricordo se sono
savonese di nascita e romano d'adozione o viceversa.
Comunque, come corrispondente dall'estero, ho vissuto un sacco d'anni a
Bruxelles. Belle nuvole, cupe, grigie, cielo sempre coperto. Livido, grigio. Mai uno spicchio di sereno. Che Dio li benedica.
In compenso la tivù, la Rtbf, e TeleLuxembourg, France 1, France 2, France 3. si
vedevano benissimo anche negli anni Settanta. Merito della nuvola ? Perché non c'era quasi mai il sereno a quelle latitudini del freddo Nord. Brrr...Me stanno a rivenì li brividi. Merito della nuvola ? dicevamo. Come in Russia che avranno un canale solo, magari, ma lo vedono perché nevica. 'Sti figli di Putin. Merito della burocrazia del Cremlino. E grazie, a Bruxelles, sarà stato merito dell'euroburocrazia degli eurofannulloni. Macché. C'era la televisione via cavo e le nuvole non servivano a niente. C'erano e abbondanti ma non servivano.
Adesso, almeno qui in Liguria che servirebbero, non ci sono più. Soprattutto, coi
programmi criptati che con la semplice antenna non li vedi manco se...
Insomma, nun li vedi.
Mi sono andato a rileggere, in archivio, un articolo apparso su un
quotidiano locale nel 2003. Come passa il tempo. L'articolo diceva:
"Senza l'antenna parabolica, in Liguria,
specie nell'entroterra, la Tv non si vede!"
Ma se è per questo non si vede
neppure con l'antenna. Per i motivi che ho appena spiegato.
Mamma Rai, occhio alle
interferenze. Perché i liguri montani
il canone lo pagano eccome. Ed anche i liguri stazielli, i
capillati, gli ingauni, tutti. Pagate e zitti.
Avrebbero almeno diritto di vedere qualche cosa. Anche di sera, se non
vogliono andare a ballare. Qualche bel programma tivvù con tutte le reti che ci sono...Dicevo, qualche bel programma.
Beh, adesso, torna coi piedi per terra e non ti mettere a chiedere
l'impossibile. Guarda quel che passa il convento.
E se sullo schermo appare - per sbaglio -
l'Isola dei famosi speriamo che il cielo sia sereno. Ma sereno,
terso, limpido, celeste, azzurro come quello di
Celentano. Che sul teleschermo non si veda una mazza me lo hanno confermato non solo gli abitanti del mio condominio, ma altresì i numerosissimi piemontesi e lombardi che, qui a Loano, vengono spesso perché hanno le loro seconde case.
Un signore di Alba mi
diceva: "A volte anche da noi la semplice antenna, ormai non basta a
vedere bene. Ma qui davvero si esagera. Quando è sereno non si vede
proprio nulla: certo con alcune trasmissioni è meglio così!"
Un amico di Alessandria
l'ha presa con filosofia:"Nell'entroterra savonese, la tivù a ciel
sereno rifiuta di mostrarsi. Meno male!"
Grazie, Liguria. Questo è
l'unico oscurantismo che non ci potranno togliere e che accettiamo
volentieri.
A proposito, tra non molto ci sarà il canone da pagare. E io pago...anzi
pagherò. Noi pagheremo. Con comodo. E così - immagino - faranno i
cuneesi, gli astigiani, gli alessandrini, i torinesi, i piemontesi,
insomma, che come i lumbard hanno a
Loano, a Pietra, ad Albenga (fate voi) le loro seconde case
e, soprattutto, d'estate vedono la tivù a stelle e a strisce. Ma il
canone pure loro lo hanno versato. Va bene, direte voi, che perdersi
qualche programma televisivo durante le vacanze, in fondo, fa bene. Come
la dieta. Dopo la grande abbuffata delle lunghe e noiose serate
invernali.
Franco Ivaldo |
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