La Regione
boccia il piano industriale |
FERRANIA |
IL SECOLOXIX |
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Cairo. Per la Regione il "bicchiere", ovvero
il nuovo piano industriale per Ferrania
targato Messina, è mezzo vuoto
E' una bocciatura, condizionata, quella che
arriva dall'assessore regionale
all'industria Renzo Guccinelli il giorno
dopo il via libera dato dal ministro Claudio
Scajola al filone del fotovoltaico e delle
energie alternative per Ferrania. Un piano
da 250 occupati, che ne lascerebbe però a
casa 170. Un piano sotto cui la Regione non
avrebbe messo la propria firma alla luce del
mancato cardine della siderugia (laminatoio)
come sviluppo futuro. E per questo è stata
chiesta al Governo la riconvocazione degli
enti sottoscrittori dell'accordo di
programma, da mettere attorno ad un tavolo
insieme all'azienda e ai sindacati. "Ferrania
ha presentato - scrive Guccinelli - il suo
piano industriale di cui abbiamo preso atto.
Quanto presentato è sicuramente importante e
significativo in termini di progetti,
investimenti e occupazione prodotta e faremo
tutto il possibile per favorirne la
concretizzazione". Ma c'è un ma, pesante
dopo che la Regione si è accollata l'impegno
di garantire 500 euro di indennità mensile,
per almeno 4 mesi, come integrazione alla
cassaintegrazione con i cantieri lavoro
presso i vari comuni valbormidesi. "E'
evidente nei piani presentati- puntualizza
l'assessore- che non si propone più, almeno
nel breve e medio periodo, la realizzazione
del laminatoio che rappresentava una parte
rilevante dell'assetto industriale previsto
e un importante fattore occupazionale (circa
300 addetti)". Una premessa per poi mettere
le mani avanti. "Deve essere chiaro che se
il protocollo firmato a suo tempo avesse
previsto solo le iniziative presentate oggi
da Ferrania, la Regione non lo avrebbe
allora sottoscritto in quanto, non solo non
si garantisce nuova occupazione, ma si
lasciano per strada 150 lavoratori".
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