Gli ambientalisti marciano su palazzo Sisto
i verdi: savonesi venite a manifestare il vostro dissenso
Margonara al voto: oggi si preannuncia un Consiglio "caldo". Coro di richieste alla giunta: ritirate la pratica
IL SECOLOXIX
savona. Usciranno allo scoperto i "rivoluzionari in pantofole" ma ci saranno anche Verdi, ambientalisti, semplici cittadini e soprattutto i tanti blogger che nei giorni scorsi dal web hanno fatto un insistente tam -tam sul tema. Si preannuncia un Consiglio Comunale affollato quello di oggi alle 15 nel quale l'amministrazione voterà la valutazione di ammissibilità - in base alla "legge Burlando" sui porticcioli - del progetto preliminare della Margonara.
Il Comune prosegue per la propria strada ma dopo il "colpo di scena" della lettera inviata dagli uffici pianificazione e ambiente e territorio della Regione che chiedono "un'opportuna attenta riconsiderazione della procedura" gli oppositori di Fuksas sperano e affilano le armi.
Se alcuni privati cittadini annunciano la loro presenza in pantofole (rifacendosi alla polemica accesa dall'assessore alla Cultura Ferdinando Molteni sulla nuova urbanistica cittadina), i Verdi saranno presenti in consiglio comunale con una grande cartolina che ricorda la raccolta di firme dei 1502 cittadini (consegnate e protocollate ieri in Comune) a ribadire la richiesta di un referendum sulla Margonara non concesso dall'amministrazione a causa della mancata adozione del regolamento referendario. Anche loro lanciano l'appello agli "anti Fuksas".
«Invitiamo tutti i cittadini in consiglio comunale - dicono i Verdi di Savona - per manifestare con la propria presenza l'opposizione ad un progetto devastante per il territorio savonese. Chiediamo di stralciare l'analisi del progetto del porto della Margonara dall'ordine del giorno del consiglio comunale e varare il regolamento referendario per permettere ai cittadini di esprimersi in merito a quest'opera». Anche Legambiente attacca l'amministrazione e chiede che la pratica non venga discussa nel Consiglio comunale di oggi. L'associazione ambientalista, dopo un'analisi della lettera dei dirigenti della Regione che ha sollevato dubbi di forma circa il progetto del porto turistico, annota una serie di punti che dimostrerebbero come il progetto di Fuksas non sia compatibile con le prescrizioni emesse dagli enti durante la fase di approvazione del Piano dell'Autorità Portuale.
Il segretario provinciale di Rifondazione Comunista (partito che è presente in Giunta comunale) si rivolge direttamene al sindaco Berruti con una lettera aperta in cui invita il primo cittadino «a ritirare la pratica per salvare uno dei pochi siti ancora liberi dalla presenza del cemento oltreché di notevole interesse naturalistico. Attorno all'ambiente si può creare lavoro - dice Marco Ravera - nell'uso sapiente del territorio e non nel suo consumo. Questi progetti, lo vediamo in decine di realtà anche nella nostra provincia, non lasciano lavoro stabile e sicuro ma consumano ogni giorno una fetta nuova di territori. Dobbiamo scegliere. Vogliamo seguire i "costruttori" o vogliamo creare sviluppo rispettando la terra che calpestiamo?».
elena romanato