Albenga, corsa a 5 per il megaporto

 

In gara anche l´ex consulente della Regione che diede il via libera all´opera

 

 La Repubblica

 

 

MARCO PREVE


Ad Albenga c´è tanta voglia di porto. Nulla di originale si dirà, visto che in Liguria ormai, male che vada, qualche centinaio di posti barca ce li ha pure l´ultimo dei comuni costieri. Ma qui, nella gara per aggiudicarsi i lavori che entra nel vivo l´11 dicembre, sono in corsa cinque gruppi imprenditoriali di prima grandezza.
Uno dei quali, capocordata la società milanese Adorea, può presentare tra i suoi progettisti, l´ingegner Giorgio Sirito. Savonese, è uno dei più noti specialisti d´idraulica in Italia. Tanto che, proprio a lui, la Regione Liguria ha affidato la "specificazione settoriale" del porto di Albenga. In altre parole doveva dire, dopo studi, simulazioni, campionamenti, se la darsena si può fare o no; e se sì, come e dove va fatta. Così lui, da consulente della Regione prima (2003), ha detto che c´erano alcuni problemi, poi (2007) ha integrato e completato lo studio concludendo che il porto, a certe condizioni, si può fare, e oggi (2008), come libero professionista, è andato a disegnare, assieme all´architetto Valter Cattaneo (sue le riconversioni immobiliari dello stabilimento Piaggio e delle cave Ghigliazza a Finale Ligure), uno dei progetti di porto in gara.
«Conflitto di interesse? - risponde l´ingegner Sirito - No. Io ho concluso il mio rapporto con la Regione e poi ho lavorato con Adorea. E per coerenza ho presentato una proposta in linea con le indicazioni fornite alla Regione». Anche per Regione e Comune di Albenga pare non esserci problema di compatibilità.
In estrema sintesi, la relazione dello Studio Sirito sostiene la fattibilità del porto nella zona a levante della fiume Centa, nel tratto compreso tra il rio Burrone e il rio Antoniano. L´unico inconveniente serio che rileva, è il rischio che il porto interrompa il flusso di sabbie fini verso Ceriale, le cui spiagge sono già asfittiche. «Ma è un problema di facile risoluzione - spiega l´ingegnere - Ogni uno, due anni, le sabbie accumulate possono essere aspirate e trasportate con camion verso il luogo del ripascimento. Naturalmente è un costo che deve accollarsi il costruttore del porto».
Nel febbraio del 2007, lo studio Sirito doveva ancora consegnare la sua seconda relazione. «Però - scriveva in una nota, numero di protocollo 272, diretta all´assessore all´urbanistica, il dirigente del dipartimento ambiente - già da ora si possono trarre le seguenti conclusioni». Che erano queste: «Le ulteriori analisi svolte... hanno confermato la non idoneità del tratto di costa ad ospitare una opera aggettante. Il trasporto litoraneo nell´area non è sicuramente trascurabile, la realizzazione del porto necessiterebbe di interventi di mitigazione e riequilibrio di entità tale da rendere non giustificabile il porto turistico, in una zona peraltro caratterizzata dalla presenza di diverse infrastrutture di questo tipo (Andora, Alassio, Loano, etc.), La realizzazione del porto causerebbe... aggravamento dei fenomeni erosivi in atto da Capo Lena (foce Centa) al porto di Loano. È da sottolineare che la Regione Liguria, unitamente ai Comuni interessati, ha stanziato negli ultimi 5 anni circa 7 milioni di euro per interventi destinati a contrastare l´erosione nei comuni di Ceriale, Borghetto e Loano, i cui esiti, peraltro soddisfacenti, potrebbero essere vanificati dalla realizzazione del porto».
Quale sia oggi il parere della Regione dopo la relazione dello Studio Sirito lo si vedrà. Intanto, l´11 dicembre, il Comune, in Conferenza dei servizi in sede referente, inizierà ad esaminare i cinque progetti che oscillano attorno ai 4-600 posti barca, circa 800 parcheggi auto e limitati volumi privi di residenziale. In corsa ci sono i progetti di Sipim; dell´architetto Vittorio Tarizzo che prevede un porto isola a 200metri dalla costa; della Mast di La Spezia; dell´Adorea, e della Guerrini di Torino, nella cui cordata c´è anche una società di Lapo Elkann. Le voci contrarie (Verdi e Wwf) al porto ad Albenga hanno vita dura in questi giorni in città, e c´è chi spera in un nuovo, miracoloso intervento, come per il progetto dei grattacieli nel centro storico, di Antonio Ricci e del suo Gabibbo.