Posti
barca & veleni |
gestisce 600
ormeggi
Si dimette il presidente della Lega Navale: «Voci
infondate di vendite illegali» |
IL
SECOLOXIX |
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Savona. La "fame" di posti barca, lo spettro
infamante di una compravendita illegale di
ormeggi, i veleni delle dicerie secondo le
quali basterebbe "conoscere la persona
giusta" per ottenere uno spazio di attracco
ai pontili hanno provocato un vero maremoto
nel porto di Savona e, in particolare, nella
sezione savonese della Lega Navale Italiana.
La dura reazione dei vertici
dell'associazione ha spazzato via ogni
dubbio sulla correttezza del loro
comportamento, ma ha parecchio turbato
l'ambiente portuale. È stato un episodio,
capitato proprio all'appena rieletto
presidente Carlo Donisi, a provocare la
durissima risposta di quest'ultimo, che ha
rassegnato le dimissioni proprio per evitare
che una diceria infondata si trasformasse in
credo popolare e provocasse un grave danno
di immagine alla stessa Lni.
Il caso è stato esposto dallo stesso Donisi
in una lettera aperta, in cui ha segnalato
di essere stato avvicinato da una persona
(estranea alla Lni): «Vantando presunte
conoscenze comuni - scrive Donisi nella
lettera - ha ritenuto di potersi rivolgere
direttamente al presidente della sezione per
dichiararsi disponibile a subentrare in un
posto barca... pagando». Forse quella
persona non sapeva che a Savona non ci sono
posti barca vendibili, ma Donisi ha comunque
respinto la proposta sottolineandola come
«sfacciata impudenza». A quel punto, proprio
per evitare che le voci potessero ledere
l'immagine della Lni, Donisi ha deciso di
passare il testimone proponendo al consiglio
di nominare presidente Franco Forzano, uomo
di lunga militanza (28 anni) nella Lni,
manager in pensione e quindi dotato di
maggior tempo libero.
«Ho preso la presidenza per alleviare Carlo
dal peso degli impegni e lasciargli un po'
più tempo per la sua famiglia - commenta
Forzano - inoltre lui stesso voleva fare un
cambiamento proprio per evitare situazioni
che potessero essere male interpretate.
Queste voci, del tutto false, lo hanno
scosso molto. Io ho accettato a condizione
che lui restasse come vicepresidente per
assicurare la continuità dei progetti e
delle ottime collaborazioni con le
istituzioni».
La Lni dispone di circa 600 posti barca,
tutti sotto ai 12 metri, in maggioranza
dedicati ai gozzetti. «Lo scopo della Lni -
spiega Forzano - è avvicinare la gente al
mare e dare a più persone possibile
l'occasione di andare in barca, per questo
siamo un ente morale». Vendere una barca
senza il posto è difficile, proprio per
evitare compravendite mascherate, alla Lni
savonese vige da anni un regolamento molto
restrittivo che consente il rinnovo annuale
solo ai soci che svolgono attività valide
per una graduatoria di merito. I soci devono
mettersi a disposizione con le loro barche
per attività di promozione sociale, come le
uscite in mare per i giovani, l'assistenza
alle regate, la collaborazione con le
attività per i disabili del Polo Nautico per
Tutti. In assenza di attività, la
concessione non viene rinnovata. Questo
sistema produce tra l'altro anche l'effetto
indotto di evitare eventuale simulazioni di
società: infatti chi avesse venduto un
natante con annesso posto barca non potrebbe
continuare a svolgere l'attività e si
vedrebbe revocato il posto.
G. V.
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