«Diamo la pagella alla Margonara»
il secolo xix al grassi nel primo giorno di cogestione
Assemblea allo Scientifico con ospiti assessore e Comitato, chiarimenti e qualche scintilla
IL SECOLOXIX
savona. Alla fine nella prima giornata di cogestione del liceo scientifico "Grassi" l'unica scintilla si è avuta nel corso del dibattito sulla Margonara. L'assessore all'Urbanistica del Comune Livio Di Tullio ha avuto uno scambio di battute accese con i rappresentanti del comitato di "Margonara Viva". Per il resto la giornata è scorsa via nel migliore dei modi. «Quella tra Di Tullio e il Comitato non è stata però una vera e propria polemica ma uno scambio di battute leggermente più acceso - racconta Gabriele Lugaro, studente - anzi, bisogna dire che è stato un momento di discussione davvero proficuo. Siamo stati informati sugli effetti che avrà un simile intervento urbanistico sul nostro territorio. E' stato bello l'intervento dei rappresentanti di Margonara Viva. Chiaro, preciso e lontano dal linguaggio oscuro dei politici. Peccato soltanto che al dibattito sulla piattaforma Maersk non si siano presentati i rappresentanti di chi è favorevole alla piattaforma ma soltanto la signora Guelfi di "Vado Viva». I ragazzi si aspettavano il sindaco Carlo Giacobbe che, interpellato, ha detto di non essere stato invitato. «E' stato solo uno scambio di battute - stempera i toni Livio Di Tullio - un confronto di due posizioni diverse. Nessun battibecco».
E' stata comunque fitta la giornata inaugurale dell'iniziativa indetta dagli studenti del "Grassi" per protestare contro la legge 133 del ministro Gelmini. A fianco degli incontri sulla Margonara - a cui hanno partecipato anche l'assessore comunale all'Ambiente Jorg Costantino, Livio Giraudo del PD e Patrizia Turchi di "A sinistra per Savona"? e Maersk - ci sono stati l'approfondimento sulla Costituzione tenuto dalla professoressa Rosanna Lavagna, proiezioni di film, lezioni di fisica, musica e cultura inglese e una lezione sulle dipendenze da droghe, alcool e fumo tenuto da un funzionario della Asl. «A noi interessa contestare una riforma che non è tale ma è costituita solo da tagli indiscriminati alla scuola - conferma Dennis Mantovani, uno dei rappresentanti di istituto - Vogliamo studiare e farlo nelle condizioni migliori. Non abbiamo connotazioni politiche. Abbiamo anche organizzato la sicurezza e smistato circa 1000 studenti pur di permettere il regolare svolgimento delle lezioni ». «L'adesione alla cogestione è stata grande - si compiace del risultato Davide Ferrini, altro rappresentante del "Grassi" - ci sono ragazzi di tutte le classi, dalla prima alla quinta. Per evitare che si perdano troppe ore di lezione molti di noi faranno del doposcuola a chi ne ha bisogno per permettere di recuperare le ore perse». Un atteggiamento di responsabilità confermato anche dai pareri espressi dagli altri compagni di istituto. "C'è chi è a lezione regolarmente e chi discute - commenta Roberto Russo - a noi interessano i problemi della scuola. Non vogliamo essere tacciati per quelli che vogliono perdere delle giornate di scuola. Anzi recupereremo tutte le ore perse».
Un punto di vista condiviso anche da Annalisa Privitera. «Vogliamo tenere viva l'attenzione sul mondo della scuola - conclude ogni discorso sulla prima giornata di cogestione la studentessa - la protesta non si è esaurita soltanto con le manifestazione di piazza dei giorni scorsi . C'è in ballo il nostro futuro».
Il calendario della cogestione vedrà alternarsi fino a sabato proiezioni di film e documentari, lezioni di storia contemporanea, poesia, laboratori teatrali, approfondimenti di fisica, dibattiti sulle problematiche giovanili, su mafia e infiltrazioni mafiose nel nostro territorio, legalità, immigrazione, e sulle recenti elezioni americane.
raffaele di noia
Di tullio offre un contributo: no degli ambientalisti
la curiosità
AL LICEO GRASSI i membri
del comitato «Margonara Viva» erano presenti con
un banchetto per raccogliere fondi a sostegno delle loro iniziative a difesa della spiaggia della Margonara.
L'assessore Di Tullio si è avvicinato al banchetto per dare un proprio piccolo contributo alla loro causa. Ma i rappresentanti del comitato lo hanno liquidato con un «no grazie ».
«Il suo era un gesto provocatorio - dice Emilio Goslino di Margonara Viva - non una chiara intenzione di contribuire alla nostra causa. Per questo non
lo abbiamo accettato».