savona. Alla fine nella prima giornata di
cogestione del liceo scientifico "Grassi"
l'unica scintilla si è avuta nel corso del
dibattito sulla Margonara. L'assessore
all'Urbanistica del Comune Livio Di Tullio
ha avuto uno scambio di battute accese con i
rappresentanti del comitato di "Margonara
Viva". Per il resto la giornata è scorsa via
nel migliore dei modi. «Quella tra Di Tullio
e il Comitato non è stata però una vera e
propria polemica ma uno scambio di battute
leggermente più acceso - racconta Gabriele
Lugaro, studente - anzi, bisogna dire che è
stato un momento di discussione davvero
proficuo. Siamo stati informati sugli
effetti che avrà un simile intervento
urbanistico sul nostro territorio. E' stato
bello l'intervento dei rappresentanti di
Margonara Viva. Chiaro, preciso e lontano
dal linguaggio oscuro dei politici. Peccato
soltanto che al dibattito sulla piattaforma
Maersk non si siano presentati i
rappresentanti di chi è favorevole alla
piattaforma ma soltanto la signora Guelfi di
"Vado Viva». I ragazzi si aspettavano il
sindaco Carlo Giacobbe che, interpellato, ha
detto di non essere stato invitato. «E'
stato solo uno scambio di battute - stempera
i toni Livio Di Tullio - un confronto di due
posizioni diverse. Nessun battibecco».
E' stata comunque fitta la giornata
inaugurale dell'iniziativa indetta dagli
studenti del "Grassi" per protestare contro
la legge 133 del ministro Gelmini. A fianco
degli incontri sulla Margonara - a cui hanno
partecipato anche l'assessore comunale
all'Ambiente Jorg Costantino, Livio Giraudo
del PD e Patrizia Turchi di "A sinistra per
Savona"? e Maersk - ci sono stati
l'approfondimento sulla Costituzione tenuto
dalla professoressa Rosanna Lavagna,
proiezioni di film, lezioni di fisica,
musica e cultura inglese e una lezione sulle
dipendenze da droghe, alcool e fumo tenuto
da un funzionario della Asl. «A noi
interessa contestare una riforma che non è
tale ma è costituita solo da tagli
indiscriminati alla scuola - conferma Dennis
Mantovani, uno dei rappresentanti di
istituto - Vogliamo studiare e farlo nelle
condizioni migliori. Non abbiamo
connotazioni politiche. Abbiamo anche
organizzato la sicurezza e smistato circa
1000 studenti pur di permettere il regolare
svolgimento delle lezioni ». «L'adesione
alla cogestione è stata grande - si compiace
del risultato Davide Ferrini, altro
rappresentante del "Grassi" - ci sono
ragazzi di tutte le classi, dalla prima alla
quinta. Per evitare che si perdano troppe
ore di lezione molti di noi faranno del
doposcuola a chi ne ha bisogno per
permettere di recuperare le ore perse». Un
atteggiamento di responsabilità confermato
anche dai pareri espressi dagli altri
compagni di istituto. "C'è chi è a lezione
regolarmente e chi discute - commenta
Roberto Russo - a noi interessano i problemi
della scuola. Non vogliamo essere tacciati
per quelli che vogliono perdere delle
giornate di scuola. Anzi recupereremo tutte
le ore perse».
Un punto di vista condiviso anche da
Annalisa Privitera. «Vogliamo tenere viva
l'attenzione sul mondo della scuola -
conclude ogni discorso sulla prima giornata
di cogestione la studentessa - la protesta
non si è esaurita soltanto con le
manifestazione di piazza dei giorni scorsi .
C'è in ballo il nostro futuro».
Il calendario della cogestione vedrà
alternarsi fino a sabato proiezioni di film
e documentari, lezioni di storia
contemporanea, poesia, laboratori teatrali,
approfondimenti di fisica, dibattiti sulle
problematiche giovanili, su mafia e
infiltrazioni mafiose nel nostro territorio,
legalità, immigrazione, e sulle recenti
elezioni americane.
raffaele di noia
Di tullio offre un contributo: no
degli ambientalisti |
la curiosità |
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AL LICEO GRASSI i membri
del comitato «Margonara
Viva» erano presenti con
un banchetto per
raccogliere fondi a
sostegno delle loro
iniziative a difesa
della spiaggia della
Margonara.
L'assessore Di Tullio si
è avvicinato al
banchetto per dare un
proprio piccolo
contributo alla loro
causa. Ma i
rappresentanti del
comitato lo hanno
liquidato con un «no
grazie ».
«Il suo era un gesto
provocatorio - dice
Emilio Goslino di
Margonara Viva - non una
chiara intenzione di
contribuire alla nostra
causa. Per questo non
lo abbiamo accettato».
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