UN
AUTENTICO FRENO AI PROGETTI DI RECUPERO
Ex S.Paolo: “Basta vincoli”
Comune e Asl 2 si ribellano
Hanno scritto alla
Sovrintendenza: chiedono un passo indietro
LA STAMPA |
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[FIRMA]IVO PASTORINO
SAVONA
Inevitabile: Savona si ribella ai vincoli della
Sovrintendenza, che spesso soffocano ogni tentativo di
risanamento e restauro di edifici e complessi ormai
fatiscenti. A cominciare dall’ospedale San Paolo di
corso Italia. Per il vecchio edificio, chiuso da quasi
vent’anni (fu abbandonato nel 1990), sono stati imposti
vincoli che scoraggiano qualsiasi imprenditore
interessato al recupero. Di fronte a una situazione che
si aggrava di anno in anno, specialmente dal punto di
vista igienico-sanitario, il Comune e l’Asl2, in questi
giorni e in pieno accordo, hanno inoltrato una secca
memoria alla direzione regionale per i Beni culturali e
Paesaggistici della Liguria. Attraverso questo documento
concordato, alla Sovrintendenza viene richiesta la
riforma del provvedimento di autorizzazione
all'alienazione del vecchio ospedale San Paolo che si
affaccia su piazza Giulio II . Infatti tale
autorizzazione ha imposto rigidi vincoli alla
destinazione dei piani terreno e primo dell'intero
complesso, rischiando di compromettere il favorevole
esito dell'operazione di ristrutturazione.
La nota intende precisare quali siano le destinazioni
d'uso coerenti col bando della gara d'appalto ed ammesse
dagli strumenti urbanistici, ripercorrendo l'iter
procedurale delle fasi precedenti e successive
all'espletamento della gara stessa. Un documento che
chiarisce altresì come la Soprintendenza abbia già avuto
modo di esprimersi in tali fasi, seppur in via di
massima, in ordine al progetto di ristrutturazione.
Sempre nella stessa memoria viene inoltre precisato che
la ristrutturazione del vecchio ospedale potrà comunque
procedere in modo tale che vi sia libero accesso alla
fruizione pubblica degli elementi oggetto di tutela (in
particolare di tutto il piano terreno comprensivo dei
quattro cortili, dello scalone monumentale e, al primo
piano, della cappella in stile neoclassico), libero
accesso che è garantito dal progetto predisposto
dall'aggiudicatario e già trasmesso alla competente
Soprintendenza.
A palazzo comunale e all’Asl2 a questo punto fanno
notare come «la richiesta di riforma del provvedimento
di autorizzazione all’alienazione , se accolta,
consentirà di procedere in tempi brevi all'avvio dei
lavori di recupero dell'intero complesso. Sarà possibile
così risolvere un'annosa questione e consentire inoltre
alla cittadinanza di beneficiare di un bene immobile
recuperato e fruibile per le parti di interesse
pubblico».
In ogni caso il Comune di Savona, se la memoria non si
rivelasse sufficienti a sbloccare finalmente l’annosa
vicenda, ad ulteriore tutela del pubblico interesse,
inoltrerà formale ricorso alla Soprintendenza.
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