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La causa dei due dipendenti e il dirigente-segretario con “superstipendio”

Noli, Comune condannato

ma pagano i contribuenti

Le tappe che hanno visto sconfitto l’ente pubblico.  Quel premio produttività…

    di Carlo Gambetta


Noli – Sul numero 127 di Trucioli Savonesi, per la prima volta, descrivevo la capacità manageriale del segretario capo del Comune di Noli. Al punto da relegare, a mio modesto avviso, la personalità del sindaco ad un subalterno comunale qualsiasi, quale in quella specifica occasione ha purtroppo dimostrato di essere.

Sul n. 148 di Trucioli Savonesi parlavo del premio produttività “a prescindere”, a seguito del rinvio in consiglio comunale del Piano finanziario per un “errore commesso dagli uffici” (parole del sindaco).

Qualcosa di simile è successo nel Comune di Ceriale, anche se poi tutto pare è andato a buon fine, dove figurava segretario capo la stessa persona. Viene, dunque, spontanea la domanda del perché il dirigente non sia più presente in quel Comune.

Sul numero 153 di Trucioli Savonesi accennavo ad una lite  persa dal Comune (Niccoli era sindaco) contro un dipendente e costata sette milioni di lire (all’epoca). Accennavo a due nuove cause contro due dipendenti comunali. Oggi alla ribalta della cronaca dei giornali locali.

L’esito negativo della sentenza  l’ho letto il primo novembre scorso sul Secolo XIX, che ha titolato “Comune di Noli condannato: le due dipendenti non hanno violato la privacy”.

La sentenza è stata emessa al termine di una causa davanti al giudice del Lavoro, Luigi Acquarone.

Non solo, si legge che il Comune è stato condannato a risarcire ciascun dipendente con 800 euro netti per le spese legali sostenute, oltre agli oneri di giudizio.

Al fine di mettere in pratica la trasparenza, sarebbe cosa gradita, utile, conoscere l’ammontare complessivo del costo sostenuto dal Comune di Noli per le due cause perse, incluse le spese per il tentativo di conciliazione (fallito).

Non è neppure da gettare alle ortiche sapere se chi ha (eventualmente) sbagliato nell’istruire l’iniziativa “persecutoria”, oltre che puntigliosa, pagherà di tasca propria e non con i soldi di noi tutti contribuenti.

Sempre sul n.127 di Trucioli Savonesi scrivevo: <….All’arroganza di certi burocrati sembra non esserci limite. Spero ci si fermi qui…>.

Tra l’altro, il segretario comunale di Noli, equiparato a Direttore generale, percepisce mille euro lordi al mese, oltre lo stipendio previsto per la categoria. E’ a tutti gli effetti l’avvocato del Comune. Ragione per cui non dovrebbero essere  giustificate consulenze legali esterne. Salvo rari casi. Invece….pare non sia cosi.

Ancora una volta il sindaco dovrebbe chiarire ai suoi cittadini (non sono a conoscenza se l’abbia già fatto nel consiglio comunale) cosa sia accaduto e perché.


Il Sindaco di Noli
Ambrogio Repetto

Ciò che avevo scritto su Trucioli Savonesi (la redazione mi conferma che il blog viene pure trasmesso agli uffici comunali e lo stesso sindaco è stato autore di utili lettere chiarificatrici) non venne mai smentito. Non interessa fare polemica. Non ho l’età, recita una canzonetta. Non sono in corsa per futuri schieramenti, per candidature alle comunali e alle provinciali.
Per poltrone in enti o sottoenti.

 Voglio ricordare al “mio” sindaco,  la corretta  e sacrosanta presa di posizione nei confronti  degli eredi del geometra M.B. , nolese, richiedendo loro il risarcimento per i danni economici causati dal defunto (vicenda fognatura malfatta), apprezzato, professionista, nei confronti del Comune. Se esiste coerenza…come fare eccezioni quando il Comune (caso ultime due dipendenti), subisce uno smacco “spettacolare”. Da fare notizia e soprattutto danni!

Carlo Gambetta

 

 Nota di Trucioli Savonesi: la tenacia dell’ex sindaco (tre legislature) della cittadina non è purtroppo comune tra i savonesi che hanno ricoperto cariche pubbliche. Farsi gli “affari propri” è ormai consuetudine.  Spesso conviene. Le sue prese di posizione, sempre pubbliche, anzi messe per iscritto, possono essere condivise o meno, certamente non gli si può contestare di agire per fini inconfessabili, per tirare la volata a questo o quel schieramento. Né fare passerella su blog per racimolare voti.  Semmai è la testarda affermazione di non ammainare quei valori di oculata gestione del denaro pubblico che sono stati, in anni gloriosi, le fondamenta dei padri della Patria e prima ancora dei Sella, dei Cavour, dei Giolitti.

Non basta essere galantuomini, occorre mettere in pratica quel rigore andato perso soprattutto ad opera della sinistra massimalista, comunisti prima ed eredi vari, una volta salita al potere, sugli scranni di comando.

Nella giunta di Noli sono presenti. Hanno un peso determinante ed in più circostanze hanno dimostrato con quanto disprezzo e arroganza amministrano. Non deve essere casuale la sonora sconfitta alle ultime politiche. Per essersi adagiati ed insediati tra la casta (Hic manebimus hoptime!) Non aver rinunciato ai privilegi della peggiore stagione demo-social-comunista.  

Le scelte non contrastate dal sindaco e giunta della dirigente comunale sono lo specchio più o meno fedele di chi non è con me, è contro di me. Per bene che vada ignoriamolo, oppure emarginiamolo. Gambetta docet!

Figli di un’ideologia sconfitta dalla storia prima ancora che dal voto popolare. I vari Gambetta, per alcuni amministratori pubblici nolesi, restano personaggi da dimenticare. Persone da far tacere, anche con l’aiuto di post democristiani ballerini.   E tra squallidi scenari (edilizia e dintorni) ereditati da esponenti di Forza Italia.

Chi pagherà i danni della distratta amministrazione che Carlo Gambetta ha più volte denunciato in “blindata” solitudine? Gambetta, alle elezioni amministrative, ha sostenuto con convinzione l’attuale coalizione di centrosinistra. Non ha mai scritto che il loro operato imponga l’intervento del “castigamatti”. Ha invocato il confronto, l’ascolto senza fastidio che è stato rispedito al mittente. Gambetta colpevole di mancata “fedeltà”. Se può “consolare”, Noli non fa eccezione! (L.C.)