Gli stipendi
primo ostacolo per il commissario |
fondazione ferrero a
vado |
IL SECOLOXIX |
|
Un problema che La Rosa dovrà risolvere entro fine
mese. Sono una trentina i dipendenti da luglio senza
stipendio
28/10/2008
Vado. Sarà il pagamento degli stipendi dei
dipendenti diretti e dei corrispettivi alle
cooperative di servizio il primo punto di cui dovrà
occuparsi il commissario prefettizio Salvatore La
Rosa, nominato per prendere in mano le sorti della
fondazione "Giovanni e Ottavia Ferrero", dopo lo
scioglimento del consiglio di amministrazione.
Ieri il sindaco di Vado Carlo Giacobbe e i
rappresentanti dei sindacati hanno incontrato il
prefetto di Savona, Nicoletta Frediani, per fare il
punto della situazione in vista della fine del mese,
quando scadrà l'ordinanza emessa da Giacobbe per
evitare l'abbandono del complesso sociosanitario
vadese. L'incontro si è di fatto risolto con un
rinvio, poiché il commissario è dovuto partire per
Roma a causa di un lutto familiare, ma già nei
prossimi giorni dovrà essere esaminata la questione
dei pagamenti.
Appena rientrerà (presumibilmente già oggi), il
commissario troverà sul tavolo la richiesta di
iniziare a liquidare le somme da versare per il mese
di ottobre. Poi cominceranno le trattative per
arrivare al pagamento degli arretrati. In gravi
difficoltà ci sono una trentina di dipendenti
diretti della Fondazione, che da luglio non
percepiscono lo stipendio pur continuando a
lavorare, e le cooperative Expert, Cres-Cooperarci,
Arcobaleno, Sestante-Progettocittà, che hanno
assicurato i servizi di loro competenza all'interno
della struttura, pagando i propri dipendenti, ma
senza che la Ferrero versasse alle aziende quanto
previsto dai contratti. I legali che assistono i
sindacati dei lavoratori diretti della Fondazione
sono pronti a far partire le ingiunzioni di
pagamento e le richieste di pignoramento dei beni.
Nel frattempo il consigliere di opposizione Enrico
Illarcio (Gruppo delle firme) ha chiesto al
direttore generale del Comune di Vado, Lucia Bacciu,
la copia del verbale con cui il prefetto di Cuneo ha
sciolto il consiglio di amministrazione della
Fondazione Ferrero. «È necessario che si faccia
chiarezza sulla situazione e sul futuro della
struttura - spiega Illarcio - che oltre ad occupare
molti lavoratori vadesi ospita anche la ex casa di
risposo comunale e i suoi anziani. Si sa che c'è una
proposta da parte del Gruppo Segesta di rilevare le
attività della Ferrero, vorremmo conoscere i tempi
dell'operazione e le garanzie che arriverebbero per
lavoratori, ospiti e pazienti».
È probabile che il sindaco convochi a breve una
seduta straordinaria del consiglio comunale per
aggiornare i consiglieri.
G. V.
|
|
|