VADO
LIGURE SU RICHIESTA DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO DELLA
CASA DI CURA
Vado Ligure
Quindici giorni di proroga
poi chiusura della Ferrero
Il nuovo forno all’Ocv si farà
La conferma dei sindacati
Il sindaco Giacobbe : questa
è davvero l’ultima possibilità
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[FIRMA]ANTONIO AMODIO LA STAMPA
VADO LIGURE
Quindici giorni di proroga per l’amministrazione
provvisoria in base all’ordinanza del sindaco Carlo
Giacobbe, per permettere al commissario straordinario
della Fondazione Ferrero di approfondire la situazione
debitoria dei due centri di Alba e Vado Ligure, e nel
contempo per consentire alla proprietà Cordea di
individuare un soggetto che possa subentrare alla stessa
Fondazione di Alba.
È questa la richiesta formulata ieri mattina al sindaco
e al prefetto Nicoletta Frediani dal commissario
straordinario, Salvatore La Rosa, e avallata nel
pomeriggio dal consiglio comunale che, con la sola
astensione di Simone Falco di Rifondazione, ha approvato
la variazione del bilancio dell’Istituto dei Servizi
alla Persona, necessaria per dare continuità alla
gestione straordinaria. In corsa per subentrare a
Ferrero ci sarebbero il gruppo lombardo Segesta, che
godrebbe della fiducia della proprietà immobiliare, e
l’holding Sanità Servizi del gruppo Cir di Carlo De
Benedetti.
La gestione provvisoria è costata finora all’Isp e al
Comune 126 mila euro. «Non ci potranno essere altre
proroghe oltre a questa che votiamo in una condizione di
urgenza - ha commentato Giacobbe -. Questo periodo in
più deve servire per far sì che tutti si assumano le
proprie responsabilità e trovino il modo per uscire
dalla crisi e rilanciare la struttura. L’alternativa
potrebbe solo essere la chiusura del centro».
Il commissario si è impegnato a trovare fondi per
anticipare una parte almeno degli stipendi dovuti ai
dipendenti diretti della Ferrero».
Dall’opposizione Attilio Caviglia e Enrico Illarcio
hanno chiesto l’intervento di Fondazione De Mari e dei
Comuni che hanno ospiti nel centro. Falco ha invocato
un’inchiesta seria della magistratura. Il forno della
Ocv (ex Vetrotex) di Vado Ligure si farà. Eventuali
rallentamenti nella realizzazione potrebbero essere
dovuti ad un controllo tecnico dei materiali dei
bruciatori che è in corso da parte dei tecnici
dell’azienda e che, comunque, dovrebbe avere un esito
positivo. È quanto hanno appurato i sindacati che
rivedranno i vertici aziendali il prossimo 10 novembre,
durante una riunione tenutasi ieri. «Quattordici dei
venti milioni previsti per l’investimento sul nuovo
forno sono già stati stanziati, e nove almeno già spesi
- ha confermato Fulvio Berruti della Filcem Cgil. Questo
a conferma del fatto che l’intenzione di sviluppare
l’azienda vadese non è venuta mai meno. Tra qualche
giorno avremo la possibilità di prendere in
considerazioni quali saranno le valutazioni tecniche dei
vari bruciatori in esame. Il forno quindi come progetto
e come volano di sviluppo si farà e questa è
assolutamente una costante». \ |
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