«Altrasavona?
movimento Pluralista e molto trasversale» |
l'intervento |
IL SECOLOXIX |
L'ADESIONE del sottoscritto - ex dirigente del PCI -
ad AltraSavona ha suscitato commenti di vario
genere. Ho raccolto consensi da settori "moderati",
ma anche da elettori "inquieti" di centro-sinistra;
ho ascoltato dissensi da vecchi compagni di partito
e sentito di maldicenze sparse dalle solite "anime
belle". Sono fuori dalla politica da 20(!) anni;
sono l'unico ex segretario provinciale del Pci che
non ha fatto né il Sindaco, né il Consigliere
regionale, né il Parlamentare; quando andrò in
pensione, a 65 anni, ci andrò con un mensile molto
più modesto di quello percepito da molti ex
funzionari politici o sindacali; non ho più aderito
a partiti o movimenti politici e, infine, credo,
resterò un elettore di centrosinistra a livello
nazionale. Perché, allora, ho aderito ad altra
Savona? E perché altri, con un percorso culturale e
politico simile al mio, vi aderiranno uscendo dai
soliti schemi? Provo a evidenziare qualche ragione
tentando di rispondere a una domanda.
Le liste civiche sono davvero ancora espressione di
arretratezza, campanilismo? Rappresentano realmente
l'espressione moderna del trasformismo?
Vi sono, è vero, non poche situazioni in cui esse
sono ancora retaggio di un trascorso ideologico
localista e qualunquista improntato sul "pensare
locale, agire locale" ma, e questa è la novità, in
molte altre costituiscono un'innovazione culturale
che è entrata con forza nella politica italiana. Al
di là delle differenze politiche che sicuramente le
caratterizzano, vi sono tra esse alcuni denominatori
comuni: l'insofferenza rispetto agli schemi
dell'attuale quadro politico nazionale e locale; la
critica delle amministrazioni in carica; la volontà
di costruire movimenti, liste o partiti legati al
territorio e non federati con partiti nazionali; il
"pensare globale, agire locale"; la volontà di
governo del territorio di riferimento. Credo che
AltraSavona si collochi in questo contesto ma con
due elementi di specificità: la trasversalità, cioè
l'apertura a cittadini di ogni appartenenza
culturale e politica; l'autonomia programmatica e
dagli schieramenti politici. L'accentuazione di
questi due caratteri porta con sé la critica alle
pratiche trasformiste o neoconsociative e la
contrarietà all'occupazione del "centro" del quadro
politico come rendita di posizione. AltraSavona si
può definire un movimento di governo del territorio,
non malato di moderatismo, portatore, anzi, di una
cultura dell'innovazione in politica e nelle
Istituzioni. Cultura che il centrosinistra ha
smarrito sotto il peso delle divisioni, dei
moralismi di facciata e del sistema di potere
divenuto principale referente delle decisioni dei
partiti. Il fatto che AltraSavona abbia una
prevalenza di adesioni dal "centro-destra"è
indubitabile. Pesa sia la critica alle
amministrazioni di centrosinistra al governo da
molti anni nel Comune capoluogo sia la leadership
composta da persone di quell'area. Pesa altresì
l'insoddisfazione verso i partiti del centrodestra,
almeno per le politiche perseguite in sede locale.
Questo movimento vuole darsi un'identità pluralista
e "trasversale" sia attraverso la composizione del
gruppo dirigente che dell'impianto programmatico. E
incontra l'interesse di chi, come il sottoscritto,
ha visto appiattirsi la capacità di governo delle
amministrazioni di centro sinistra e la differenza
programmatica rispetto a quelle di segno opposto.
Elio Ferraris, ex segretario provinciale del Pci e
ora membro di AltraSavona
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