Provincia, partito il conto alla rovescia |
una decina di
giorni per chiudere. Bertolotto attacca ancora: mi
chiedono atti illegittimi
Il presidente rilancia: non me ne vado. Il
centrosinistra si riunisce lunedì: la strada è quella
dello scioglimento |
IL
SECOLOXIX |
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savona. The final countdown. Da Joey Tempest
a Marco Bertolotto il passo è lungo, ma il
concetto in fondo non cambia. Quanti giorni
ancora per Palazzo Nervi? Dopo la cupa e
avvelenata serata di giovedì - che resterà
scritta come una delle pagine più nere nella
storia della Provincia - la domanda in
campo, ormai, è solo questa. Il presidente
ribadisce che non se ne andrà: «Io vado
avanti a governare sin che mi ci lasciano».
Il centrosinistra ribadisce che è lui ad
aver rotto definitivamente il patto
fiduciario, con la coalizione che lo ha
espresso e con gli elettori. Lunedì sera,
alle 21, il centrosinistra si riunirà. Le
opzioni in campo sono solo due: la mozione
di sfiducia o la raccolta delle firme per
sciogliere il consiglio. Il favore per
questa seconda opzione cresce di ora in ora.
Probabile che il centrosinistra si prenda
ancora una settimana di tempo. Forse un
passaggio in giunta con le pratiche ancora
in sospeso (Passeggi e bilancio). Sulle
quali sarà comunque difficile trovare un
accordo. Poi tutti a casa. Una previsione?
Forse una decina di giorni, difficile meno,
difficile molti di più.
Intanto, l'assessore all'ambiente Mimmo
Filippi, assessore all'ambiente e "padre"
del Piano dei rifiuti, ha ufficializzato che
non lascerà la giunta. Il suo partito (il
Prc) ha lasciato la maggioranza, ma
l'assessore vuole portare a termine l'ultimo
tentativo per completare il Piano dei
rifiuti.
Cosa farà Bertolotto? Lo avrà al suo fianco
o gli ritirerà le deleghe? «Non lo so - ha
detto ieri - non ci ho ancora pensato. Tanto
non cambia nulla. Hanno deciso di farmi
cadere». Poi rilancia. «Se in giunta mi
chiederanno di dare attuazione alla mozione
programmatica? Non scherziamo. Non è
applicabile, quindi non ha alcun valore». Di
più: «Quel che mi chiedono è
un'illegittimità, quindi non la farò». Nel
centrosinistra regna la convinzione
contraria: «I passaggi tecnici sono stati
verificati parola per parola dalla dirigente
della Regione Minervini. L'atto è
perfettamente valido». Così come sono
convinti del fatto che, al contrario, la
mozione risponda perfettamente ai rilievi
fatti al Piano proprio dalla Regione. Così
come del fatto che è stato Bertolotto a
cambiare idea su Passeggi, dopo che la
Provincia e lui stesso avevano compiuto una
serie di atti formali in quella direzione.
Intanto il coordinatore di Forza Italia
Angelo Vaccarezza dice: «A questo punto
sarebbe più utile e dignitoso per tutti che
questa esperienza finisse». Aggiunge il
sindaco loanese: «Io non entro nel merito
delle cose che Bertolotto ha detto sul
sistema di potere Ds e sulle questioni
economiche. Registro invece che la Provincia
cade sul Piano dei rifiuti. Resteremo senza
il Piano dei rifiuti, con una sola discarica
e la spazzatura per la strada». Conclude
Vaccarezza: «Se è o non è una
amministrazione di intrallazzatori non è un
problema mio, ma della magistratura.
Quel che tocca a me rilevare è che sono
incapaci di governare. Insomma, vada in
Procura chi deve, ma a casa tutti».
Antonella Granero
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