Sindaci e
assessori allineati: è crisi, non ci saranno aumenti |
previsioni in
vista del 2009 |
IL SECOLOXIX |
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Solo Albenga non esclude un aumento della Tarsu.
Preoccupazione diffusa per la non totale copertura
del gettito Ici prima casa
20/10/2008
TUTTI prudenti, i sindaci e gli assessori al
bilancio. Consci del momento di crisi economica,
dell'impopolarità di eventuali stangate, ma anche
delle difficoltà crescenti a far quadrare bilanci
sempre più magri e di non poter arretare nel fornire
servizi (soprattutto in campo sociale). Preoccupati,
anche, per la compensazione solo parziale dei
mancati introiti Ici. Quasi nessuno intende mettere
mano ad aumenti. La sola Albenga non esclude aumenti
Tarsu, nonostante abbia già una tariffa molto
elevata.
«Cercheremo di non applicare aumenti - ha detto il
sindaco di Loano Angelo Vaccarezza - e di
contenere al massimo le spese». L'assessore al
bilancio di Finale Marino Vichi è sulla
stessa linea: «La parola d'ordine è contenere le
spese e non aumentare le imposte». Ad Alassio,
l'assessore al bilancio Fabrizio Calò spiega:
«Non prevediamo aumenti. I minori introiti Ici sono
sotto monitoraggio. Taglieremo le spese, ma
salvaguardando i lavori pubblici». Giuseppe
Pelosi, assessore al bilancio di Albenga:
«Sull'Ici non ci arriverà il 7%, è una botta non
indifferente. Non è facile immaginare altri tagli,
oltre ai 700mila euro già deliberati lo scorso anno,
ma dovremo farli». Poi la Tarsu: «Dipende dagli
eventuali aumenti dei costi di trasporto e di
discarica». La maggior parte dei Comuni del levante
manterrà inalterata la pressione fiscale. A Vado,
invece, la giunta ha varato il "lease back"
(cessione immobili con il vincolo di riacquisto a
rate poliennali) per aumentare gli investimenti
pubblici, alleggerendo anche la pressione fiscale
sui cittadini. L'addizionale Irpef è scesa dallo
0,5% del 2007 allo 0,3% nel 2008. Immutate le altre
voci della pressione fiscale: «Abbiamo fatto delle
scelte per andare incontro ai cittadini - spiega il
sindaco Carlo Giacobbe - Soprattutto le
famiglie con redditi più bassi avranno la
possibilità di ridurre le spese per le tasse e
aumentare, sia pure di poco, la capacità di
acquisto». Mauro Righello, sindaco di
Millesimo, non aumenterà la pressione fiscale: «Ma
sono molto preoccupato, nonostante fossi favorevole
all'abolizione Ici prima casa, per i mancati
trasferimenti compensativi». Angela Nicolini,
sindaco di Carcare: «L'unico ritocco degli ultimi
anni è stato sull'addizionale Irpef portata allo
0,8%. L'obiettivo è mantenere una politica fiscale
oculata e non aumentare la pressione, salvo
ulteriori tagli dei trasferimenti dallo Stato». A
Savona, il prossimo aumento della Tarsu è stato
definito dall'assessore Martino una sorta di "tassa
di scopo", per mantenere il livello dell'igiene
urbano innalzato negli ultimi due anni. «Un passo
che si sarebbe potuto evitare, tuttavia, se avessimo
avuto il nostro impianto di smaltimento con relativi
introiti». Aggiunge il sindaco Federico Berruti:
«La tariffa è ferma dal 2004, quando Savona scelse
di non passare alla "Tia". La Tarsu è per certi
versi iniqua, ma ha un suo aspetto sociale: un
benestante single con una casa grande paga tanto,
una famiglia numerosa con una casa piccola paga
meno. Fu una scelta politica, non solo tecnica. In
ogni caso, con la "Tia" si paga di più». Conclude:
«Nella polemica politica, si è fatta confusione tra
Tarsu e Tia: l'obbligo di copertura totale del
servizio vale per la Tia, non per la Tarsu».
hanno collaborato Silvia Andreetto, Luca Rebagliati,
Mario Schenone, Giovanni Vaccaro
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