LA CRISI MONDIALE DEI CONTAINER NON FERMA LA PIATTAFORMA

La Maersk: resta invariato
il nostro impegno per Vado

Nielsen annuncia l’apertura degli uffici della compagnia
[FIRMA]FABIO POZZO  LA STAMPA
Il traffico globale di container è in frenata. La rotta più importante, quella tra Asia ed Europa, se nel 2007 cresceva del 20%, quest’anno si ferma a +5%, con previsione di perdere un punto percentuale nel 2009. Tra Asia e Italia, siamo ad un +3%, contro il +15% del 2007. Traffici in calo, che vanno di pari passo con il crollo dei noli (sino al 75% in meno rispetto all’anno scorso). E’ crisi, insomma. Questo andamento negativo, però, non mette in discussione il disegno del nuovo terminal container di Vado.A confermarlo è Jens Peder Nielsen, responsabile dello sviluppo progetti di Apm Terminals, quartiere generale in Olanda, divisione indipendente dal 2001 del gruppo danese Ap Moller-Maersk che ha vinto la commessa per la nuova opera nel Savonese. «Il nostro impegno per il progetto resta invariato». Nielsen anticipa che a novembre Apm Terminals inaugurerà l’ufficio di Vado.
La societàApm Terminals ha 50 basi operative in 31 paesi in cinque continenti. E altre 14 in arrivo. La società ha chiuso i primi sei mesi del 2008 con un fatturato di 1,5 miliardi di dollari, in crescita del 27% rispetto allo stesso periodo del 2007. Gli utili salgono a 185 milioni di dollari rispetto ai 49 dei primi sei mesi dell’anno scorso. Notevole anche l’incremento del numero dei container, (+9%). Va sottolineato che Apm Terminals non opera esclusivamente con Maersk Line, la divisione container di Ap Moller-Maersk: la quota-fatturato generata da altri clienti nei primi sei mesi del 2008 corrisponde al 38% del totale (era il 34% nell’intero 2007 e il 33% nei primi sei mesi 2007).
Il mercato Oggi sono 6600 le navi sulle rotte del business mondiale, con una capacità di trasporto container pari a 12,7 milioni di Teu (l’unità di misura dei container, pari ad uno «scatolone» metallico standard di 20 piedi). Di queste, 4577 sono unità portacontainer «pure», per una capacità di 12 milioni di Teu. Le 21 compagnie di navigazione più grandi del mondo si fanno carico del 90% della capacità totale. Ai primi due posti ci sono la danese Maersk Line, con 2,034 milioni di Teu e 545 navi, seguita dalla svizzera Msc (guidata dall’italiano Gianluigi Aponte) con 1,388 milioni di teu e 422 navi. Insieme, coprono circa il 27% del business globale dei container. Attualmente sono in costruzione 890 nuove portacontainer, per altri 5,4 milioni di Teu. La crisi in atto, non hanno escluso gli analisti del settore, potrebbe spingere gli armatori a trasformare alcune unità in costruzione in unità da crociere o in petroliere.
Il futuroFederagenti non prevede un incremento dei traffici per container nel 2008, nè nel 2009. Stante il crollo dei consumi e la crisi finanziaria globale, nonché il temporaneo «stop» alle consegne di merci da parte della Cina, strascico dei Giochi olimpici. Confitarma, però, è fiduciosa in una ripresa. Apm Terminals, che solo nel 2007 ha investito in tecnologie oltre 850 milioni di dollari e che ha 14 progetti di nuovi terminal in corso di realizzazione, tra cui appunto quello di Vado, pensa positivo. «Il volume del traffico globale di merci per container è destinato a raddoppiare dagli attuali 500 milioni di Teu ad un miliardo entro il 2020».