Gli abitanti
di Sant'Ermete in rivolta contro la chiusura dell'asilo |
raccolte
oltre seicento firme |
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La struttura, della Curia, è ferma da un anno: «Il
nostro timore è che venga sacrificata alla legge del
guadagno immobiliare»
IL SECOLOXIX
22/10/2008
Vado. Oltre seicento firme per salvare l'asilo di
Sant'Ermete. Le hanno raccolte gli abitanti della
frazione vadese per chiedere che la struttura, che
fino all'anno scorso poteva ospitare quasi cinquanta
bambini, non sia trasformata in appartamenti.
L'asilo, di proprietà della Curia, era stato chiuso
l'anno scorso dopo ben 42 anni di attività.
«Era stato gestito dalle suore Brignoline di Genova
- spiegano gli abitanti scesi in campo -, ma l'anno
scorso sono state trasferite tutte altrove. Al loro
posto era arrivata una cooperativa, ma alla fine
tutto si è fermato».
Qualche problema gestionale della cooperativa, pochi
fondi per mantenere attiva la struttura e la
necessità di effettuare alcuni interventi di
restauro della chiesa e della canonica avevano
convinto la Curia a ridurre il servizio fino a farlo
do fatto cessare.
Ma gli abitanti si sono ribellati all'idea di
perdere il "loro" asilo, quella piccola scuola in
cui molti di loro sono cresciuti e nella quale
avrebbero voluto mandare i loro bambini.
«Una questione di affetto - spiegano -, ma anche di
praticità. Senza l'asilo i bambini dovranno andare
in altre strutture, sobbarcandosi un viaggio di
qualche chilometro quando invece sarebbero stati
vicino a casa e rendendo a tutti la vita più
semplice. Abbiamo chiesto sia al vescovo Domenico
Calcagno sia al vescovo Vittorio Lupi di ripensare
alla decisione di chiudere, ma finora inutilmente.
Ci riproveremo se servirà. Il nostro timore è che
anche questa struttura venga sacrificata alla legge
immobiliare e diventi un'occasione per costruire
nuovi appartamenti. Oltre che un delitto per ciò che
ha rappresentato questa struttura in passato sarebbe
anche un danno per il futuro».
G. V.
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