PROVINCIA OGGI LO SCONTRO SUI RIFIUTI IN GIUNTA
L’Ata presenta
la nuova discarica
alla Regione
SAVONA LA STAMPA
Oggi Bertolotto affronta la sua giunta ma ieri il Comune di Savona ha già presentato formalmente il progetto della nuova discarica in Regione e giovedì il Pd presenterà la mozione che mette al primo punto il nuovo impianto di smaltimento. Dall’esito dello scontro politico-economico-ambientale dipenderà il futuro della giunta Bertolotto.
Ieri il presidente dell’Ata Nanni Ferro ha compiuto un passo definitivo, presentando formalmente in Regione il progetto della nuova discarica. Un impianto da un milione di metri cubi, destinato ad accogliere rifiuti solidi urbani e speciali e con un’autonomia di 15 anni. Il progetto prevede il pretrattamento dei rifiuti che verrebbero triturati, sottoposti a un procedimento di «digestione anaerobica» e quindi abbancati in discarica. Sotto terra finirebbe insomma un rifiuto solido e secco, una minima parte di quello prodotto. Nel sito di Passeggi verrebbe inoltre realizzato l’impianto di cogenerazione per la produzione di energia elettrica da biogas. Un impianto che da solo è in grado di produrre incassi annuali per un milione. Perchè questo progetto venga sottoposto alla procedura di Valutazione di impatto ambientale sarebbe tuttavia necessaria una preventiva approvazione da parte della Provincia.Questa è la richiesta avanzata dagli assessori del centrosinistra a Bertolotto la scorsa settimana, pena la mozione di sfiducia. Il presidente si è preso alcuni giorni per riflettere sulla perentoria richiesta e oggi dovrebbe dare una risposta. Nei giorni scorsi Bertolotto ha parlato a lungo anche con il sindaco di Savona Berruti, esprimendo disponibilità a trovare soluzioni per garantire all’Ata di smaltire in una discarica ma non a Passeggi. Si è parlato di nuovo del sito di Cianciarin (ancora inserito nel Piano dei rifiuti) che tuttavia ha scatenato subito una ripresa delle proteste del comitato ambientale. Giovedì intanto il Pd formalizzerà l’ultimatum programmatico a Bertolotto che però fa spallucce: «Vogliamo trovare una mediazione o dobbiamo fare a chi spara per primo nel Consiglio provinciale del 28 ottobre?»