FERRANIA CHIESTO UN
TAVOLO DI TRATTATIVE CON IL MINISTRO SCAJOLA
Messina è disposto
a vendere i terreni
per il laminatoio
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[FIRMA]ERMANNO BRANCA LA STAMPA
CAIRO M.
Una soluzione per Ferrania potrebbe arrivare dalla divisione
delle aree fra Messina e Malacalza. E’ un’ipotesi che l’attuale
proprietà di Ferrania ha lasciato intravvedere nei colloqui con
il governatore Burlando e con la Port Authority di Savona.
Messina sarebbe in pratica disposto a cedere all’ex socio
Malacalza i terreni per realizzare il laminatoio, a patto che
quest’ultimo si faccia carico dei 300 lavoratori in cassa
integrazione e che l’accordo si concluda rapidamente. Per ora è
uno spiraglio e nulla di più, i visti i rapporti difficili fra i
due imprenditori che due mesi fa avevano «rotto» clamorosamente
proprio sul business del laminatoio. Gli ultimi avvenimenti
hanno però dimostrato che solo Malacalza sembra in grado di
concludere l’accordo per il laminatoio dal momento che i
tentativi effettuati da Messina sono stati infruttuosi. A fare
da arbitro e garante al confronto fra i due imprenditori
potrebbe intervenire il ministro Scajola che sulla partita
Ferrania ha giocato sinora sempre da protagonista. I tempi per
un’eventuale accordo però sono stretti anche perchè a febbraio
scadrà in ogni caso il bando pdel project financing per
realizzare la banchina portuale da 150 milioni destinata a
ospitare il terminal dell’acciaio.
Ieri intanto l’assessore provinciale Pier Luigi Pesce ha
confermato che sono stati definitivamente sbloccati i fondi
necessari a realizzare il Ponte della Volta: «Mancavano 900 mila
euro che sono stati messi a disposizione dal ministero dello
Sviluppo economico con un apposito decreto. L’opera una volta
realizzata consentirà di collegare la zona di Ferrania con
l’autostrada, evitando il nodo critico del colle di Cadibona. I
lavori saranno ultimati entro il 2010». |
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