I nostri Ministri, nella vicenda di Bruxelles, hanno fornito tutti
prova di come i temi ambientali provochino irritazione, ma ancor più
avrà colpito la posizione critica di un Ministro all’ambiente che,
invece di essere finalmente contenta che le problematiche del suo
dicastero, spesso bistrattate dai Governi di tutti i Paesi, siano
oggi al primo punto dell’ordine del giorno, si dichiara irritata!
Spiegabilissimo invece per un Ministro che arriva da un Paese
multato proprio dall’UE per finanziare in bolletta gli inceneritori,
per chiamarli erroneamente “termovalorizzatori”, per non aver
raggiunto la quota prefissata di raccolta differenziata e che vuole
proseguire,indisturbato, verso il passato.
SAVONA:
AMBIENTE ED ELEZIONI PROVINCIALI.
L’ambiente,
in particolare la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, diventa a
Savona elemento di scontro e di ricatto politico, nella
crisi della Provincia, tra centro-destra e centro-sinistra.
Così per avere forza contrattuale, si blocca il Piano dei Rifiuti e
si rallenta il già lento decorso verso nuove scelte politiche in
tema di rifiuti, che diventa elemento destabilizzante non solo
campano.
Intervengono sul ritardo verso la “riconversione verde” del
Savonese, Orsi e Scajola che, in linea con l’atteggiamento del Governo ci
propongono un “ termovalorizzatore”.
In un articolo della Stampa, a dispetto della diffida della Comunità
Europea a mistificazioni sul nome, il Senatore dichiara che si
tratterà di un termovalorizzatore “
perché gli inceneritori non li
fa più nessuno”.
Dichiara
di aver localizzato l’eventuale sito tra Vado e il Ponente e di
avere già chiaro il tipo di gara al quale potranno concorrere anche
i privati.
Tutto in linea con la visione del Governo e così, con buona pace
dell’UE, dopo il disastro ambientale della cementificazione,
dell’emissione prodotte dalla centrale a carbone arriverà, a Savona,
anche un inceneritore!
Tutto in linea con la salvaguardia delle lobby del carbone, del
nucleare e degli inceneritori, che continueranno a beneficiare di 53
miliardi di euro l’anno derivate dai CIP6 delle nostre bollette.
LE FALSITA’ SAVONESI
Il progetto però è sbagliato in partenza e non è neanche
economicamente vantaggioso.
Come sostiene l’Assessore
Regionale all’ambiente Zunino, per esserlo, dovrebbe bruciare la
spazzatura dell’intera Regione, provincia di Imperia compresa che
sembra avere problemi, in tema di rifiuti, maggiori dei nostri.
L’inceneritore bruciando tutto, vanifica la pur difficile raccolta
differenziata che nella regione Liguria era attestata, proprio alla
fine del mandato dell’allora Assessore all’ambiente Orsi al 15%.
L’inceneritore annullerebbe di fatto questo progetto a cui
evidentemente proprio Orsi sembrava e sembra non credere.
Per concludere con le problematiche europee, un inceneritore oltre
ad uccidere con le sue nano polveri e ad alimentare discariche con
le sue ceneri, è il maggior produttore di CO2. Ogni tonnellata di
rifiuti che viene incenerita crea 451 Kg di gas serra in più.
Questi sono i progetti del centro-destra per la Provincia di Savona:
portare a soluzione dei problemi progetti già falliti in partenza.
Perpetrare un modello di sviluppo che riporterà ancora più indietro
la qualità della vita dei cittadini.
Di Stefano Benni:
“….Si dicono moderni e chiamano gli altri ARRETRATI.
Togliamogli dalla bocca questa bugia.
Arretrato è chi sceglie il progetto che piace ad affaristi e
mafiosi.
Moderno è chi sceglie IL PROGETTO MIGLIORE! “
ANTONIA BRIUGLIA
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