TRUCIOLI SAVONESI
spazio di riflessione per Savona e dintorni
Ottava puntata – La Rapallizzazione (senza vergogna) di Verzi a
Loano
Furbetti? No,
beneffatori
<Siamo
agricoltori veri!>
Le “ville”
agricole di Oliva (assessore e consigliere regionale), Ferraro
(presidente commercianti), Vadori e Torreggiani (agenti
immobiliari). Progetti di Flavio Frascheri di Bardineto. Cosa
nasconde il silenzio stampa? Clamorose omissioni fino ad oggi
impunite
di Gilberto
Costanza*
Siamo alla penultima puntata de
“La
Rapallizzazione (senza vergogna) di Verzi a
Loano”.
Dall’inizio ad oggi abbiamo fatto tante
riflessioni, ipotesi e domande. Queste ultime sono state diecine e
diecine: in oggi senza risposte! Una risposta
indiretta c’è stata. In data 26 e 29 settembre
u.s. sono state inoltrate tre richieste
di accesso agli atti pubblici, inerente Piani
Aziendali di Sviluppo Agricolo. Lunedì 6
ottobre 2008 lo scrivente ha ricevuto ben tre raccomandate con
ricevute di ritorno dal Comune di Loano. Terremo informati i
cittadini loanesi su gli sviluppi di tale “intralcio” alla “TRASPARENZA
ATTI AMMINISTRATIVI”, come previsto dalla Legge 241/1990 che
all’art. 1, comma 2 si legge: “ La pubblica amministrazione non
può aggravare il procedimento se non per straordinarie e motivate
esigenze imposte dallo svolgimento dell’istruttoria”.
Riprendiamo a trattare l’approvazione dei Piani
Aziendali di Sviluppo Agricolo. Si è constatato una generale non
elencazione di dati nelle delibere di Giunta comunale (fatto
salvo la n. 97 del 28.05.2002 la cui richiesta è stata presentata
dal sig. Bruno BURASTERO. Complimenti al tecnico che ha
predisposto la pratica) di quanto previsto dalle Norme di
Attuazione del P.R.G. all’art. 32 – Il Piano Aziendale di
Sviluppo Agricolo, si legge “ All’interno del Piano Aziendale
dovranno essere elencati gli estremi catastali dei terreni facenti
parte del Fondo Rustico, indicando per ciascuno di essi: foglio
catastale, mappale, superficie, destinazione d’uso in atto. Si
richiama l’attenzione anche dell’art. 24 – Definizioni
- Al punto 2) si legge “Per gli interventi assentibili
in ciascuna di queste zone si danno le seguenti definizioni: 1)
Fondo rustico: E’ l’insieme dei terreni, di un unico
proprietario, ricadenti in zona agricola omogenea, anche non
contigui, costituenti la stessa azienda. 2) Azienda agricola:
E’ l’azienda insistente su un fondo rustico, debitamente
coltivato, avente una superficie agraria (Sa) pari almeno a quella
minima stabilita in ogni singola articolazione delle zone agricole.
Iniziamo ora ad esaminare alcuni P.A.S.A. per
l’impatto sull’ambiente, per curiose anomalie e casualità che
comportano più domande, volutamente ripetute.
Ricordiamo che sono numerose le condizioni
richieste per il riconoscimento di “agricoltore”. Innanzi
tutto i soggetti devono rivestire la qualifica di imprenditori
agricoli, il terreno sul quale insiste o viene costruito un
fabbricato agricolo deve avere una superficie non inferiore ai 10
mila metri quadrati e il volume di affari derivante da attività
agricole del proprietario che conduce il fondo deve risultare
superiore alla metà del suo reddito complessivo. Il
fabbricato deve essere utilizzato quale abitazione dell’imprenditore
agricolo.
Fra i tanti che hanno richiesto ed ottenuto (ben 97, in oggi,) l’ approvazione
di P.A.S.A. esaminiamo i casi dei seguenti signori: Giancarlo
REBELLA, Elena TORREGGIANI, Prof. Pietro OLIVA (Consigliere
Regione Liguria, Consigliere Comune di Loano, già
assessore, in anni diversi, con deleghe all’urbanistica e alle
Finanze al Comune di Loano), Rosolino FERRARO ( Presidente
dell’Associazione Commercianti di Loano e proprietario del super
mercato EURO SPIN di Loano) e Marco VADORI.
-
P.A.S.A. approvato al sig. Giancarlo REBELLA (residente a
Pietra Ligure) con delibera Giunta comunale n. 83 del 17.06.2003
e Permesso di Costruire n. 69/5 del 07.09.2005 in cui si legge:
“realizzazione interrato in località “Castagnetta” Foglio 6 –
mapp. 316 – 317 e 322 e sistemazione del piazzale antistante e
dell’ argine del Rio Case – Committente: Giancarlo REBELLA –
Progettista: Geom. Flavio FRASCHERI – Direttore Lavori: Geom.
Flavio FRASCHERI – Impresa Costruzione: FANARI
Stefano Costruzioni.” Vi
era un altro cartello obbligatorio che risultava illeggibile.
CASO EMBLEMATICO! *DOMANDE:
1) Ma aveva e ha i requisiti e le condizioni previste
dalla Legge e regolamenti per il riconoscimento di
“agricoltore”? 2) Come è possibile che sia in corso di
costruzione una nuova strada non prevista, fra l’altro, nel
P.R.G. con sbancamento di collina in terreni a bosco? E NESSUNO
HA VISTO? 3) Il Permesso di
Costruire n. 69/5 non prevede la costruzione della strada e
allora come mai non si è intervenuto? 4) A
prescindere dai controlli a “sorteggio” (ma sono legittimi?)
quando chi svolge mansioni di sorveglianza a norma di leggi,
che deve vedere e ha l’obbligo di intervenire, FARA’ IL SUO
DOVERE? Si è rilevato che nella delibera,
nell’elencare i terreni censiti al N.C.T., vengono indicati solo
i fogli e i mappali e non sono elencati, per ognuno, la
superficie e la destinazione d’uso in atto (come
previsto all’art. 32!). Viene indicato una superficie
complessiva di mq. 3.827. *DOMANDE: 5)
Nei fogli e mappali indicati vi sono terreni a bosco e per quale
superficie? Se sì, verranno abbattuti gli alberi
per il miglioramento fondiario dei terreni oppure non verrà
realizzato il P.A.S.A.? Se così fosse, ci si limiterebbe a far
pagare gli oneri di urbanizzazione e così, tranquillamente, le
cosiddette “case agricole” verrebbero vendute come “ville”?
-
P.A.S.A. approvato alla signora Elena TORREGGIANI
(residente a Pietra Ligure) con delibera comunale n. 172
del 09.11.2005 e Permesso di Costruire n. 67/6 del 29.03.2006
per i terreni siti in Verzi, località “Castagnetta” e “Var da
Rivo” (sembrerebbe la stessa località ove è stata sbancata la
collina). Nella zona non è stato rilevato alcun cartello
obbligatorio esposto. *DOMANDE: 1) Ma aveva ed ha i
requisiti e le condizioni previste dalla Legge e regolamenti per
il riconoscimento di “agricoltore”? 2) Come è
possibile che sia in corso di costruzione una nuova strada non
prevista, fra l’altro, nel P.R.G. con sbancamento di collina in
terreni a bosco? 3) Il Permesso di
Costruire n. 67/6 non prevede la costruzione della strada e
perchè non è esposto il cartello obbligatorio? 4)
A prescindere dai controlli a “sorteggio” (ma sono legittimi?)
quando chi svolge mansioni di sorveglianza a norma di leggi,
che deve vedere e ha l’obbligo di intervenire, FARA’ IL SUO
DOVERE? Si è rilevato che nella delibera,
nell’elencare i terreni censiti al N.C.T., vengono indicati solo
i fogli e i mappali e non sono elencati, per ognuno, la
superficie e la destinazione d’uso in atto (come
previsto all’art. 32!) e viene indicato una superficie
complessiva di mq. 10.120. *DOMANDE:
5) Nei fogli e mappali indicati vi sono terreni a bosco e per
quale superficie? Se sì, verranno abbattuti gli
alberi per il miglioramento fondiario dei terreni oppure non
verrà realizzato il P.A.S.A.? Se così fosse, ci si limiterebbe a
far pagare gli oneri di urbanizzazione e così, tranquillamente,
le cosiddette “case agricole” sarebbero vendute come “ville”?
-
P.A.S.A. (3) approvati al Prof. Pietro OLIVA
(residente a Boissano) con 1) delibera di Giunta comunale
n. 260 del 21.12.2000 e Permesso di Costruire n. …? del ……… ?,
2) delibera di Giunta comunale n. 151 del
13.11.2003 e Permesso di Costruire n. … ? del ……… ?,
3) delibera di Giunta comunale n. 194 del
07.12.2005 e Permesso di Costruire n. 68 del 19.09.2005 per i
terreni siti in Verzi, località “Molini e Valon”.
Viene spontaneo constatare la strana casualità
(come la possibilità di vincere al superenalotto) che, a
distanza di tre anni, la prima e seconda richiesta di
approvazione di P.A.S.A. sono stati protocollati con lo stesso
numero, ossia 39.591, la prima in data 05.12.2000 e la
seconda in data 20.10.2003. La prima “casa
agricola” il Prof. Pietro OLIVA l’ ha costruita
in località Santa Libera (vedi foto) dove, fra l’altro, in
prossimità, si evidenzia una recente asfaltatura di un breve
tratto della via Santa Libera. E’ sconfortante
vedere, prima e dopo del tratto asfaltato, lo stato pietoso,
quasi impercorribile e pericoloso, in cui si trova la strada
che porta a Verzi! La seconda “casa agricola” (
che prevede tre unità abitative) è in fase di costruzione in
località Molini (vedi foto).
*DOMANDE: 1) Aveva e ha i requisiti e le
condizioni previste dalla Legge e regolamenti per il
riconoscimento di “agricoltore”? 2) Come si può
giustificare la costruzione di due “case agricole” allo stesso
titolare? 3) L’essere Amministratore del Comune di Loano dal
1993 ad oggi, a diversi livelli ed incarichi, non presuppone
l’eventuale “conflitto di interessi”? 4) Ma è
legittimo aver indicato lo stesso foglio e stessi mappali in due
delle richieste di approvazione di due P.A.S.A.? 5)
Sino a quando è andato in pensione (pochi anni fa) non era
insegnante di matematica e vice preside? Il tutto è veramente un
“rebus”. 6) A prescindere dai controlli a “sorteggio” (ma sono
legittimi?) quando chi svolge mansioni di sorveglianza a norma
di leggi, che deve vedere e ha l’obbligo di intervenire ,
FARA’ IL SUO DOVERE? Si è rilevato che nelle
delibere, nell’elencare i terreni censiti al N.C.T., vengono
indicati solo i fogli e i mappali e non sono elencati, per
ognuno, la superficie e la destinazione d’uso in atto
(come previsto all’art. 32!). Nella prima richiesta è
indicata una superficie complessiva di mq. 7.740.
Nella seconda e terza richiesta è indicata una superficie
complessiva di mq. 26.780. e sono riportati, in
entrambe, gli stessi fogli e mappali. *DOMANDE: 5) Nei
fogli e mappali indicati vi sono terreni a bosco e per quale
superficie? Se sì, verranno abbattuti gli alberi
per il miglioramento fondiario dei terreni oppure non verrà
realizzato il P.A.S.A.? Se così fosse, ci si limiterebbe a far
pagare gli oneri di urbanizzazione e così, tranquillamente, le
cosiddette “case agricole” sarebbero vendute come “ville”?
-
P.A.S.A (2) approvati al signor Rosolino
FERRARO (residente in Loano) con delibera di Giunta comunale
n. 216 del 28.11.2002 e Permesso di Costruire n. 275 del l’
11.08.2003 per i terreni siti in località Berbena,
censiti al N.C.T. al Fg. 15 con i mapp. 260, 714, 1149, 1150,
1151, 1152, 1153, 1154, 1155 e 1157 per complessivi mq. 4.700 e
con delibera di Giunta comunale n. 159 del 20.10.2005 e Permesso
di Costruire n. 254 del 16.11.2005 per i terreni siti: in
località Berbena pari a mq. 4.700 (lo stesso
Fg.15 e stessi mapp. 1149, 1150, 1151, 1152, 1153, 1154, 1155 e
1157, per complessivi mq.4.700) in località Borgata
Isola Inferiore, pari a mq. 830 e in località Pastenelli, pari a
mq. 1.220, totale complessivo mq. 6.850. *DOMANDE: 1)
Ma aveva ed ha i requisiti e le condizioni previste dalla Legge
e regolamenti per il riconoscimento di “agricoltore”. 2)
Come si può giustificare la costruzione di due “case agricole”
allo stesso titolare? 3) Ma è legittimo aver
indicato lo stesso foglio e stessi mappali in entrambe le
richieste di approvazione di due P.A.S.A.? 4) A
prescindere dai controlli a “sorteggio” (ma sono legittimi?)
quando chi svolge mansioni di sorveglianza a norma di leggi,
che deve vedere e ha l’obbligo di intervenire, FARA’ IL SUO
DOVERE? Si è rilevato che nelle delibere,
nell’elencare i terreni censiti al N.C.T., vengono indicati solo
i fogli e i mappali e non sono elencati, per ognuno, la
superficie e la destinazione d’uso in atto (come
previsto all’art. 32!). Nella richiesta è indicata una
superficie complessiva di mq. 6.850. *DOMANDE:
5) Nei fogli e mappali indicati vi sono terreni a bosco e per
quale superficie? Se sì, verranno abbattuti gli
alberi per il miglioramento fondiario dei terreni oppure non
verrà realizzato il P.A.S.A.? Se così fosse, ci si limiterebbe a
far pagare gli oneri di urbanizzazione e così, tranquillamente,
le cosiddette “case agricole” sarebbero vendute come “ville”?
-
P.A.S.A approvato al signor Marco VADORI (residente in
Loano) con delibera di Giunta comunale n. 180 del 24.10.2006 e
Permesso di Costruire n. ??? del ??? per i terreni
siti non indicata la località
e indicato terreni per complessivi mq. 6.264
*DOMANDE: 1) Ma aveva ed
ha i requisiti e le condizioni previste dalla Legge e
regolamenti per il riconoscimento di “agricoltore”? 2)
Ma i terreni al catasto erano e sono intestati a nome di Marco
VADORI ? 3) Ma è stato rilasciato Permesso di
Costruire al sig. Marco VADORI ? 4) A prescindere
dai controlli a “sorteggio” (ma sono legittimi?) quando chi
svolge mansioni di sorveglianza a norma di leggi, che deve
vedere e ha l’obbligo di intervenire, FARA’ IL SUO DOVERE?
Si è rilevato che nella delibera, nell’elencare i
terreni censiti al N.C.T., sono indicati solo i fogli e i
mappali e non sono elencati, per ognuno, la superficie e
la destinazione d’uso in atto (come previsto all’art.
32!). Nella richiesta è indicata una superficie complessiva
di mq. 6.264.
*DOMANDE:
5) Nei fogli e mappali indicati vi sono terreni a bosco e per
quale superficie? Se sì, verranno abbattuti gli
alberi per il miglioramento fondiario dei terreni oppure non
verrà realizzato il P.A.S.A.? Se così fosse, ci si limiterebbe a
far pagare gli oneri di urbanizzazione e così, tranquillamente,
la cosiddetta “casa agricola” sarebbe venduta come “villa”?
Ad oggi si pensa che i nominativi sopra citati non
siano stati “sorteggiati” (fortunati!). Ribadiamo, con convinta
determinazione, che il controllo della Polizia Municipale e
dell’Ufficio Tecnico Comunale deve sicuramente essere fatto su
tutti i titolari di P.A.S.A. E’ UN DOVERE
E NON E’ UNA DISCREZIONALITA’! Corre voce che
nei primi 9 mesi (da gennaio a settembre c.a.), su
nove controlli (notoriamente fatti a “sorteggio” e uno al
mese) sono state accertate, con conseguente segnalazione alla
Procura della Repubblica c/o Tribunale di Savona, al Presidente
della Giunta Provinciale di Savona e al Ministero dei Lavori
Pubblici-Direz. Gen. del Coordinamento Territoriale – tramite
l’Ufficio Territoriale del Governo di Savona, ben 8 (su
9!) comunicazioni di illecito edilizio e mancata realizzazione di
Piano Aziendale di Sviluppo Agricolo. Le redazioni di
giornali a tiratura nazionale, con cronache locali, come
LA STAMPA e IL SECOLO XIX e
così pure Il Vostro Giornale online non seguono il grave
problema della “Rapalizzazione” di Verzi a Loano e non hanno captato
le “voci” ? Primo dovere dei cronisti è di
pubblicare le notizie e non, in prevalenza, pubblicare “comunicati
stampa” inviati dai vari Enti (ovviamente interessati!)!
Segue alla prossima puntata.
gilberto.costanza@alice.it
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