La storia
Massimo Picone
«APPALTI

LA STAMPA
«Se opposizione e vari aspiranti sindaci posseggono documenti e prove atti a comprovare illeciti e abusi di qualsiasi appalto comunale, si rivolgano alla magistratura. Diversamente ci penseranno i nostri legali a chiarire le responsabilità di certe affermazioni». È la ferma difesa di Remo Zunino (Pd), il sindaco di Celle Ligure agli ultimi mesi del secondo mandato, dopo l’ultimo consiglio comunale al vetriolo.
Infatti, la pericolosa commistione tra mafia e appalti che piomba su paesi e metropoli in egual misura, da tempo si insinua tra le parole dell’opposizione di centrodestra. Le ombre, secondo «l’accusa», sono sempre relative ai box costruiti in largo Giolitti dall’azienda Ligurcelle che fu citata nell’inchiesta del pm Clementina Forleo su Giampiero Fiorani, Banco di Lodi e Banca Antonveneta. Ma le insinuazioni toccano anche il molo frangiflutti «Boffou», costruito anni fa dalla ditta appaltatrice Cofor, di Reggio Calabria.
«Oltre un anno fa - è la conclusione di Zunino -, l’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici chiese e ottenne al Comune di Celle la documentazione dei lavori a seguito denuncia anonima. Fu una richiesta e non una sentenza»