Ristorante al Priamąr, gara-flop
nuovo bando a palazzo sisto: «pił garanzie per il rilancio della fortezza»
Bocciato per «carenze organizzative» l'unico progetto presentato. Possibile un ricorso
IL SECOLOXIX
UNA SOLA DOMANDA - giudicata «non idonea» e quindi respinta - per l'aggiudicazione del servizio di ristorazione sul Priamąr. Č finito con un flop, a Palazzo Sisto, il bando di gara espletato nei giorni scorsi dalla commissione tecnica presieduta dalla dirigente Marta Sperati. Un esito che sembra sottolineare ancora una volta, nonostante gli sforzi, quanto sia irta di ostacoli la strada per la completa rivitalizzazione della Fortezza.
Ora l'Ati - l'associazione temporanea di imprese costituita tra una serie di associazioni di volontariato sociale del savonese e un ristorante padovano - ha affidato lo studio delle pratiche ad un legale, e non esclude la possibilitą di un ricorso: «ma sarą difficile, č fuori dalle nostre logiche. Non siamo imprenditori, ma volontari che si occupano dell'inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Comunque ci penseremo», spiega Maurizio Panza, presidente del Centro socioricreativo per disabili Corso Italia 24 (si occupa soprattutto di disabili fisici), uno degli enti savonesi che ha partecipato alla cordata insieme alla Lega Navale di Savona, a Un Club per amico (si occupa soprattutto di disabili mentali), allo Ial di Carcare, e a Renata Cenci, titolare del ristorante Il Melograno di Padova.
Ma, al di lą degli aspetti burocratici, quel che balza agli occhi č, da un lato, la particolaritą del progetto pervenuto, dall'altro il fatto che nessun imprenditore savonese del ramo ristorazione (compreso chi attualmente ha in gestione il servizio) si č fatto avanti. Il rilancio del Priamąr č da tempo stato individuato come un punto centrale delle strategie turistico-economiche e culturali della cittą. A Palazzo Sisto fanno notare come l'unicitą dell'offerta (e l'assenza degli imprenditori savonesi) indichi il fatto che, al momento, il rapporto tra il rischio d'impresa e la redditivitą - per chi decidesse di aprire un bar-ristorante al Priamąr - č forse ancora troppo sbilanciato sul primo aspetto. Nonostante i molti passi avanti compiuti. Durante l'estate, il Priamąr č ormai quasi quotidianamente teatro di manifestazioni e spettacoli. E dunque un ristorante e un bar non hanno difficoltą a lavorare, e bene, per almeno 3-4 mesi all'anno. Ma il Priamąr č diventato sede delle attivitą culturali e di spettacolo anche nell'inverno: a dicembre aprirą una mostra dedicata al Novecento. E, tuttavia, tutto ciņ non č forse ancora sufficiente a farne per i savonesi una meta "naturale" del proprio tempo libero. Questione, soprattutto, di abitudini che non cambiano certo nel giro di pochi mesi. Resta il fatto che il bando di gara sarą rivisto, proprio per rendere le condizioni pił accattivanti per gli imprenditori. Maurizio Panza non nasconde il proprio sconcerto: «A noi i motivi della bocciatura sono parsi un po' pretestuosi, e non ci č piaciuto che un assessore abbia detto che la gara era andata deserta, perché questo non era vero. Noi c'eravamo. E pensiamo di avere le carte in regola: anche per quanto riguarda progetti di ristrutturazione e arredi». La cordata "sociale", alla quale č stato attribuito un punteggio complessivo di 40 punti, ha ottenuto il voto massimo sotto il profilo economico (offerta di affitto doppia del minimo previsto: 1.500 euro al mese). Ma č stata invece penalizzata nella valutazione del profilo imprenditorale: «il sistema organizzativo (mancanza di una sede operativa a Savona), mancanza di indicazioni specifiche sugli arredi, nessuna previsione per l'allestimento di spazi esterni, e l'assenza di un piano di interventi di straordinaria manutenzione». «La proposta non č idonea - scrive la commissione - in relazione alle esigenze dell'amministrazione volta alla valorizzazione e al rilancio del Priamar». E conclude: «Pur considerando meritevole il coinvolgimento dei soggetti svantaggiati, non espresso nel bando in oggetto, la proposta risulta carente negli elementi di progetto sia tecnico che organizzativo».
An. Gran.