Zunino minaccia di
querelarlo D'Anna replica: «Non lo stimo» |
celle |
IL SECOLOXIX |
«SE IL SINDACO non mi stima più come consigliere
comunale, allora io non stimo più lui come sindaco».
Un botta e risposta al vetriolo tra il sindaco di
Celle Remo Zunino ed il capogruppo di opposizione
Paolo D'Anna sembra seppellire definitivamente ogni
possibilità di dialogo e collaborazione tra
centrosinistra e centrodestra. Dopo che il primo
cittadino si era dichiarato stufo dei continui
attacchi personali da parte dell'opposizione, arriva
la difesa di D'Anna: «Per quanto riguarda il famoso
pennello del Buffou - spiega - nessuno ha mai
eccepito alcunché sulla sua utilità. Abbiamo chiesto
chiarimenti e verifiche sull'iter procedurale
adottato dalla giunta e dagli allora tecnici. Della
denuncia anonima all'Autorità per la vigilanza sui
contratti pubblici non so nulla, però aspettiamo le
decisioni di questa in merito alle procedure». Il
sindaco aveva anche ricordato che alcuni esponenti
della minoranza avevano utilizzato nei confronti
della giunta aggettivi estremamente gravi: «Ci siamo
sentiti dare dei mafiosi», aveva detto Zunino
affidando allo studio legale dell'avvocato Franco
Aglietto l'incarico di verificare le dichiarazioni
registrate. «Certamente non gli ho dato del mafioso
- spiega D'Anna -, però contesto il suo operato come
amministratore e non ho fiducia in lui come
sindaco».
Mancano ancora sette mesi alle elezioni, il clima
politico a Celle è già incandescente. Nelle scorse
settimane l'ex vicesindaco Michele Manzi aveva
annunciato la sua intenzione di correre da solo.
G. V.
|
|
|