STUDIO IST NEL FINALESE SI VIVE PIU’ A LUNGO
LA STAMPA
«Via i riscaldamenti a gasolio
e analisi dei fumi per auto e moto»

In provincia di Savona
più morti nei centri poveri

In aumento a Vado e Quiliano i tumori ai polmoni
«La situazione generale negli ultimi anni è migliorata ma noi adotteremo comunque provvedimenti necessari a rendere l’aria ancora più respirabile». L’assessore all’Ambiente Jorg Costantino analizza così le statistiche elaborate dal gruppo di studio: «Mi pare che la situazione generale sia buona e che le malattie siano da mettere in relazioni più alle abitudini di vita che alla fonti di inquinamento. Il Comune però farà la sua parte: vogliamo eliminare progressivamente tutte le caldaie a gasolio e intendiamo adottare il bollino blu che prevede l’esame obbligatorio dei fumi delle auto. Anche sull’inquinamento provocato dai motorini dovremo prendere provvedimenti restrittivi». [FIRMA]ERMANNO BRANCA
SAVONA
«In provincia di Savona l’indice di mortalità è superiore al resto della Liguria perchè qui si trasferiscono tanti pensionati provenienti da altre Regioni attratti dal clima». Questa la teoria elaborata da un gruppo di studio formato da Ist, Dipartimento della salute, Università di Genova e Registro tumori. Secondo gli scienziati il maggior numero di decessi non sarebbe legato alla presenza di industrie o altre fonti di inquinamento ma dall’elevato tasso di anzianità. L’analisi dei dati raccolti fra il 1991 e il 2005 ha evidenziato però una tendenza alla diminuzione dei decessi soprattutto in raffronto alla media nazionale e in particolare per quanto riguarda i tumori mentre le malattie dell’apparato cardio-circolatorio e respiratorio restano la principale causa di morte. L’equipe di studiosi ha inoltre elaborato una mappa che mette in relazione l’indice di ricchezza dei Comuni con l’indice di mortalità. L’incrocio dei dati ha evidenziato che a condizioni economiche più agiate corrispondono di solito diagnosi precoci e cure migliori.
L’indagine ha messo in risalto anche le caratteristiche dei vari comprensori della provincia. Nell’Albenganese si registra una popolazione molto anziana con elevata incidenza di malattie all’apparato cardiocircolatorio. La statistica evidenzia una maggior incidenza di tumori per le donne, in particolare nella zona di Laigueglia, Alassio e Stellanello.
Il comprensorio Finalese è quello con l’indice di mortalità più basso ma con alcune eccezioni. L’analisi evidenzia una concentrazione di tumori per le donne a Loano e per gli uomini (al fegato) nella zona di Pietra. Quest’ultimo fenomeno viene messo in correlazione con le coltivazioni in serra. In Valbormida la media è inferiore a quella provinciale e regionale ma si evdienziano picchi nelle malattie cardiocircolatorie degli uomini di Cairo, Altare e Murialdo. Incidenza di tumori gastrici a Cairo e Carcare e ai polmoni a Cengio. Fenomeni che secondo l’Ist sono legati all’alimentazione. Nel comprensorio savonese si registra la mortalità più elevata, legata soprattutto a malattie cardiocircolatorie. Diminuisce invece l’incidenza dei tumori. Fa eccezione la V Circoscrizione del centro città (cancro al cervello) e l’incremento dei tumori all’apparato respiratorio nelle zone di Quiliano e Vado.