Bovero
restituisce le deleghe |
vado, giunta
di nuovo nella bufera |
IL SECOLOXIX |
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ANCORA UN GIORNO di passione e di trattative, quello
di ieri in Comune a Vado, ma sembra ormai certo che
oggi l'assessore all'urbanistica Pietro Bovero
restituirà le sue deleghe al sindaco Carlo Giacobbe.
«Se non cambia nulla - commenta secco Bovero - dovrò
restituire gli incarichi al sindaco». Il nodo
dell'ultima crisi politica vadese è legato alla
nomina dell'ingegner Roberto Drocchi, attuale
responsabile del settore lavori pubblici, a capo
dell'urbanistica dopo l'addio dell'architetto
Giovanna Macario, passata al comune di Savona. «Non
ritengo sia in condizione di poter svolgere il
compito - ha dichiarato ieri Bovero -. Formalizzerò
la mia decisione e chiederò la convocazione di un
consiglio comunale straordinario per analizzare la
questione».
Probabilmente Bovero resterà assessore, anche se di
fatto senza incarichi di sostanza. Di sicuro non
tornerà all'opposizione. «Da domani io e i miei due
consiglieri (Antonino Vicidomini e Giampaolo
Delfino, ndr) saremo liberi di votare secondo
coscienza si ciascuna pratica». Inoltre ieri sera
Bovero ha presieduto la riunione della Polisportiva
Vadese, di cui è presidente. Oggi si saprà anche se
deciderà di rimettere anche questo incarico.
«La scelta dell'ingegner Drocchi ha un significato
eminentemente funzionale - spiega il sindaco
Giacobbe -. A sette mesi dalla fine del mandato era
necessario sostituire l'architetto Macario con un
funzionario con esperienza di direzione di settore.
Inoltre abbiamo gli aspetti principali della
gestione del territorio richiedono in questo momento
un forte coordinamento tra lavori pubblici e
urbanistica. Metterli sotto un unico responsabile mi
sembra la soluzione migliore. Al momento non è
necessaria una specifica competenza urbanistica,
nell'ufficio ci sono già ottime professionalità, con
Drocchi arriverebbe il coordinamento. Per questo non
capisco la presa di distanza di Bovero, aveva tutte
le garanzie di assistenza da parte della struttura.
Mi sembra che ci sia una sproporzione tra la
situazione organizzativa del Comune e la crisi
politica. Comunque sono sempre fiducioso di poter
risolvere il caso».
Giovanni Vaccaro
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