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I PROBLEMI SOCIALI DEL FUTURO
TRENTANOVESIMA PUNTATA


CONSIDERAZIONI SUL FUTURO PIANO URBANISTICO
DEL COMUNE DI SAVONA

Aldo Pastore

Aldo Pastore

- Il Piano Urbanistico Comunale  è uno strumento indispensabile e decisivo non soltanto per disegnare le linee fondamentali del futuro assetto urbano, ma è, soprattutto, il presupposto per assicurare ai cittadini di oggi e del domani il necessario benessere esistenziale e, di conseguenza, prevenire e combattere i potenziali mali del presente e del futuro.

- La città di Savona presenta, purtroppo, gravi carenze sotto questo il profilo, perchè da molti anni (che non so, francamente, conteggiare in misura esatta) è priva di questo fondamentale strumento; da anni, si procede con la metodologia delle varianti al precedente Piano, le quali varianti, proprio per la loro estemporaneità e fugacità culturale, sono continuamente soggette a fermenti, sussulti, ripensamenti, che vengono a mettere in discussione ed ulteriormente problematizzare le modalità (o le possibilità) di dialogo tra due discipline che dovrebbero occuparsi del medesimo oggetto (la Città ei il Territorio); nasce da questa estemporanea metodologia un senso di diffuso malessere tra i cittadini, i quali, in assenza di certezze sul presente e sull' avvenire, si difendono, quasi sempre, attraverso la creazione di movimenti spontanei, finalizzati unicamente  alla ricerca o alla salvaguardia di una (anche se minima) dignità esistenziale, limitata a determinati settori dell' attività cittadina.
- Spero vivamente che, nei prossimi mesi, il nuovo Piano Urbanistico venga alla luce e venga definitivamente approvato dal Consiglio Comunale; ma debbo aggiungere che continuo ad avere non una, ma numerose perplessità (oltre che sulla metodologia di discussione sinora avvenuta) anche sui contenuti del Piano, oggi proposto.

Arthur Schnitzler
SONO PERSONALMENTE CONVINTO CHE UN PIANO, AUTENTICAMENTE RIVOLTO VERSO IL FUTURO DEBBA FONDARSI SUL CONCORSO SIMULTANEO DI TRE PRESUPPOSTI FONDAMENTALI E CIOE':
  • L' HUMANITAS
  • L'ARTE
  • LA SCIENZA
Vedo di svolgere le mie considerazioni sulla base di questi presupposti:
L' HUMANITAS
Riporto una parte di un mio precedente Articolo, datato 9 aprile 2008, avente per titolo:

                  "LA FUTURA POLITICA DELLA CASA NELLA NOSTRA CITTA' "

"Il Piano Urbanistico Comunale deve essere coerente con le modificazioni intervenute nel nostro sistema economico e, soprattutto, deve nascere ed indicare le nuove linee operative in armonia con il PIANO REGOLATORE SOCIALE (avviato recentemente dall'Amministrazione Comunale) perchè, al pari di quest'ultimo, deve contribuire, in maniera decisiva, alla PROMOZIONE DEL BENESSERE DELL' INTERA COMUNITA' CITTADINA.

In questo contesto, è necessario prevedere, IN ARMONIA CON IL SETTORE PRIVATO, IL SODDISFACIMENTO DEL BISOGNO DI  ABITAZIONI NELLA NOSTRA CITTA'. SERVE, A MIO MODO DI VEDERE, UN PIANO DI EDILIZIA SOCIALE, SUPERANDO LA LOGICA, ATTUALMENTE PREVALENTE, DELLA RIGIDA SUDDIVISIONE IN EDILIZIA POPOLARE ED IN EDILIZIA CONVENZIONATA;

Le attuali conoscenze sociologiche (a livello nazionale ed internazionale) tendono, infatti, a SCARTARE L'IPOTESI, tuttora imperante in molte città (ivi compresa Savona), di COSTRUIRE  INTERI QUARTIERI DI EDILIZIA POPOLARE, RISERVATI, UNICAMENTE, ALLE FAMIGLIE DISAGIATE.

L' esperienza di questi ultimi anni ha, purtroppo, dimostrato che questi Quartieri diventano, con una certa frequenza e facilità, AUTENTICI GHETTI, dove la povertà o la sudditanza economica diventano il movente per un' ulteriore discriminazione sociale, umana ed affettiva e dove, di conseguenza, la prepotenza, la violenza ed il malaffare diventano condizioni esistenziali operanti e vincenti."

Qualche lettore potrà obiettare che questi miei concetti sono ripetitivi e che,  pertanto,  non è necessario ritornare a disquisire su di essi; ma io, in armonia col il pensiero di  ARTHUR SCHNITZLER, ricordo a questi nostri lettori che

"L'ORECCHIO DELL' UMANITA' E FATTO  IN MODO CHE, DI SOLITO, NON SENTE IL SUONO PERCHE' DORME, E SI SVEGLIA SOLO CON L' ECO"

Bene, carissimi lettori! Valutate queste mie considerazioni come un SEMPLICE ECO, con l'auspicio, tuttavia, che esso possa giungere all' orecchio sonnolente dei nostri Pubblici Amministratori.

Ma, forse, l'eco da solo non basta ed, allora, è necessario ricorrere a qualche SIGNIFICATIVO ESEMPIO, per dimostrare che occorre cambiare rotta.

PRIMO ESEMPIO 

Aldo Pastore
Andate a vedere il massiccio edificio dell' EX-CENTRALE ENEL, situato sulla strada del Santuario, nel tratto interposto tra la Prima e la Seconda Cappelletta; li sorgerà  un ENORME CASERMONE ABITATIVO, COMPOSTO DA BEN 88 ALLOGGI  DI EDILIZIA POPOLARE; è un LUOGO che ricordo assai tristemente, risalendo, con la memoria agli anni della mia prima infanzia; QUESTO LUOGO presenta, tuttora, le SEGUENTI CARATTERISTICHE :
  • IL SUOLO è ancora impregnato, sino ad una profondità di quattro metri, dai POLICLOROBIFENILI, impiegati, nel Settore Industriale Elettrotecnico di allora, in qualità di Isolanti nei Condensatori e nei Trasformatori;
  • La LUCE ED IL CALORE SOLARE, nel periodo invernale, sono soltanto una pallida parvenza;
  • I VENTI, che discendono lungo il decorso del Letimbro (che scorre saltuariamente al lato di Ponente dell' edificio) sono di una violenza tale da impedire, in caso di pioggia, l'utilizzo di qualsiasi tipo di ombrello;
  • A tutti questi elementi naturali negativi, aggiungete la MASSICCIA PRESENZA DI ESSERI UMANI ACCATASTATI IN 88 ALLOGGI ALL'INTERNO DI QUESTO ENORME AGGLOMERATO; traetene voi le conseguenze:

LA CITTA' DI SAVONA SARA' RIUSCITA A CREARE UN NUOVO, IMMENSO GHETTO E LI' VI FARA' CONFLUIRE LA PARTE PIU' POVERA E DISCRIMINATA DELLA POPOLAZIONE!!!

 

Il Complesso di Monturbano si trova in asse perfetto
con piazza Marconi e con Corso Italia, come dimostrano mirabilmente i disegni d' epoca
SECONDO ESEMPIO:
L'EDIFICIO DELLE EX - SCUOLE DI VIA CAVA
In assoluto contrasto con le illuminate previsioni del Progetto Sugliani - Tissoni (stampato a Savona il 25 Luglio 1931) e malgrado le sagge raccomandazioni della Consulta Culturale Savonese, questo grande stabile, inutilizzato da molti anni, non sarà abbattuto, ma sta per essere trasformato in una Caserma - Alloggio dell' Arma dei Carabinieri; verrà impedita, di fatto, l'apertura di una fondamentale prospettiva sul Colle di Monturbano in asse con Corso Italia, vale a dire su di un Angolo tra i più belli e suggestivi dell'intera Città, Angolo che, di conseguenza, andrà a cadere sul più squallido dimenticatoio storico e culturale.
- Ecco  che allora il discorso viene fatalmente a cadere sul SECONDO PRESUPPOSTO FONDAMENTALE per creare un Piano Urbanistico, assolutamente innovatore, vale a dire l'ARTE  e, assieme ad essa, il suo CONCORSO SIMULTANEO CON L' HUMANITAS.
Parlando di ARTE, il nostro ragionamento porta, ovviamente, a parlare di ARCHITETTURA, perchè, parafrasando una magistrale affermazione di LE CORBUSIER:

"L' ARCHITETTURA E' UN FATTO D'ARTE, UN FENOMENO CHE SUSCITA EMOZIONE, AL DI FUORI DEI PROBLEMI DI COSTRUZIONE, AL DI LA' DI ESSI.
LA COSTRUZIONE  E' PER TENER SU:
L'ARCHITETTURA E' PER COMMUOVERE"

 Ma, a sua volta, l'ARCHITETTURA, intesa come ARTE, si collega naturalmente ad un'altra espressione artistica e cioè l' URBANISTICA, vale a dire quella disciplina che deve condurre (utilizzando una felice espressione di KEVIN LINCH) a realizzare, in concreto, la "QUALITA' DELLA FORMA URBANA" e non già la progressiva quantificazione degli edifici e delle loro dimensioni.
L' URBANISTICA, così intesa, deve individuare degli edifici in possesso della capacità di essere armonici con il TERRITORIO e, parallelamente, con le ESIGENZE ESISTENZIALI DEGLI ESSERI UMANI.
In termini concreti e ritornando ai Due Esempi sopra citati, si rende necessario inserire, nel futuro Piano Urbanistico Comunale, la scelta dell'abbattimento dei Due Edifici, perchè disarmonici rispetto all' Ambiente ed alle Esigenze dei Cittadini e, più in generale, in contrasto con la QUALITA' DELLA FORMA URBANA DI SAVONA; nel caso del sito  dell' ex-Centrale Enel, sarà possibile, dopo la necessaria opera di  disinquinamento territoriale, utilizzare l'area occupata dall'attuale stabile e, soprattutto, quella circostante di ampie dimensioni per varare un concreto PIANO DI EDILIZIA SOCIALE.

- Esiste, infine, un TERZO FONDAMENTALE PRESUPPOSTO  per  giungere ad un innovativo Piano Urbanistico Comunale, vale a dire: l'apporto della SCIENZA.
Non voglio spendere molte parole su questo argomento.

Jeremy Rifkin
Desidero semplicemente ricordare che, nel corrente mese di settembre, si è svolta, a Venezia, la Biennale di Architettura; nel corso dei lavori di questa manifestazione, è stato proposto da JEREMY RIFKIN e sottoscritto da numerosi Architetti un PROCLAMA, avente per Titolo:
"RIVOLUZIONARE L'ARCHITETTURA PER AFFRONTARE LA CRISI ENERGETICA GLOBALE ED I CAMBIAMENTI CLIMATICI"
Attraverso questo Documento, i Pubblici Amministratori e gli Architetti sono stati invitati ad impegnarsi, immediatamente, per permettere la costruzione di Edifici che, oltre a consumare meno energia, ne producano, addirittura,  in eccesso e la distribuiscano attorno a loro, a favore dello spazio urbano.
In proposito, sono stati illustrati alcuni PROGETTI - PILOTA (aventi notevole rilevanza tecnico-scientifica), rivolti, da un lato, alla ristrutturazione di edifici esistenti e, dall'altro alto, alla costruzione di nuovi insediamenti.
I firmatari fanno così concluso il loro PROCLAMA:
  

"NOI CI DEDICHIAMO AD UN CONCETTO NUOVO E RIVOLUZIONARIO DI ARCHITETTURA, RIVOLTO A FAR SI' CHE TUTTI GLI EDIFICI POSSANO VALERE SIA COME "HABITAT", SIA COME FONTI ENERGETICHE.

LOCALMENTE, TALI EDIFICI DOVRANNO RACCOGLIERE E GENERARE ENERGIA DAL SOLE, DAL VENTO, DAI RIFIUTI, DALLE SCORIE AGRICOLE E BOSCHIVE, DA FONTI IDRICHE E GEOTERMICHE, DALLE ONDE E DALLE MAREE.
L'ENERGIA PRODOTTA SARA' SUFFICIENTE PER SODDISFARE LE PROPRIE ESIGENZE MA, ANCHE, A CREARE ECCEDENZE ENERGETICHE DA CONDIVIDERE."

Mi auguro che, nella normativa del futuro Piano Urbanistico Comunale, questo Appello trovi concreta attuazione, al fine di allineare la  nostra Città a questa saggia visione del futuro; occorre considerare IN POSITIVO che, sia pure in forma sperimentale, la Regione Liguria ha assegnato la somma di 894.060,69 Euro per Sette Interventi di Edilizia Residenziale Sociale, rispondenti ai presupposti tecnico scientifici, sopra citati (uno di questi, in particolare, è rivolto alle Opere Sociali per la ristrutturazione di un edificio in località Santuario); occorre procedere su questa strada ed andare oltre, se veramente la nostra Città vuole essere in sintonia con l' avvenire.

24 Settembre 2008                                    Aldo Pastore