Ciclone Teardo” (puntata 35)/ Intervista (istruttiva) a Palo Caviglia

<C’è un nodo scorsoio

che attanaglia Savona>

Sembra ieri. Invece sono trascorsi 26 anni.  Di cronaca vera

 


Paolo Caviglia

Oggi ricopre la carica di vice sindaco, Paolo Caviglia è sempre stato considerato un “politico raffinato, profondo”. E’ laureato in giurisprudenza. E’ stato presidente dell’Acts e della Camera di Commercio. E’ stato, con Carlo Ruggeri sindaco, assessore ai Lavori Pubblici, Grandi infrastrutture e Viabilità. In una giunta con Francesco Lirosi, Franco Aglietto, Pietro Casaccia, Roberto De Cia,  Salvatore Ferrara, Silvano Godani, Alessandro Nofroni, Wilma Pennino, Lorena Rambaudi. E’ stato deputato del Psi (partito che non ha mai tradito con cambi di casacca) prima del “ciclone Teardo”. 

Perché è interessante e soprattutto istruttivo leggere l’intervista che aveva rilasciato e che riproduciamo su due pagine ? L’orologio della storia sembra fermo. Savona, la sua provincia, ieri come oggi?  Leggere, scoprire per imparare, far tesoro di cosa accadeva ieri e cosa succede ai nostri giorni. Le tematiche. I bisogni veri dei cittadini.  Le risposte della politica. Il suo linguaggio. I suoi rappresentanti più noti. Dove siamo arrivati.

Tra i bisogni Paolo Caviglia, rispondendo alle domande di Marco Sabatelli, direttore del mensile “Prospettive 2000”, indicava:

1)   Senso del dovere.

2)   Dedizione agli interessi della Comunità locale.

3)   Conoscenza dei problemi economici.

4)   No a condizionamenti interni ed esterni.

5)   Voltare finalmente pagina.

6)   Elevazione del tenore di vita della popolazione savonese.

7)   Spazi per l’autoporto e per un centro annonario del comprensorio.

8)   Valorizzazione delle aree industriali della Valbormida.

9)   A Vado un punto di sbarco per tutto l’Alto Tirreno.

10)                     Largo ai giovani in cerca di lavoro.