versione stampabile

<Ci eravamo tanto amati…

non scordar quei giorni…>

Savona – Il divorzio di Marco Bertolotto, medico e primario, “missionario” in Africa, ha assestato un colpo probabilmente mortale al centro sinistra e al neonato Pd in provincia di Savona. Questo sì che è un “terremoto”.

Bertolotto, con un suoi fedelissimi, Carlo Scrivano in prima fila, entrambi ex “figliocci” prediletti di Alessandro Garassini, cresciuti alla sua “corte”, hanno scelto di emigrare, armi e bagagli, nel raggruppamento civico di “AltraSavona” dell’ex senatore-sottosegretario leghista, Sergio Cappelli.

 Schieramento eterogeneo, con ex comunisti, ex democristiani di destra, di centro e di sinistra, ex socialisti, con diversi massoni in attività e in “sonno”, appartenenti ad almeno un paio di obbedienze. Schieramento alternativo alla deriva di alcuni partiti politici bianchi, rossi e verdi. L’alternativa di un cambiamento di metodi e di risultati. Questa la promessa.

Eppure quando si dice avere fiuto, come i migliori cani da tartufi. Ecco cosa dichiarava il 30 agosto 2007 al Secolo XIX, Carlo Scrivano in occasione delle primarie del Pd (partito democratico):

<Non sono io il kingmaker…mi considero un’avanguardia. Stiamo vivendo un momento politico strepitoso, di grande fecondità, con una osmosi di uomini e di idee…mentre aumenteranno le persone che cercano solo tutele personali. Una brutta storia>.

Voilà, è fatta!

E il giornalista professionista Ferdinando Molteni, assessore cooptato alla Cultura del Comune di Savona? Stessa data, stesso giornale: <Io penso che il Pd, per Savona e provincia, sarà una grande opportunità, se saprà essere inclusivo. Autenticamente nuovo. Mi riferisco alle comunità di immigrati, con quella albanese in prima fila. E poi la comunità omosessuale…un certo cattolicesimo del dissenso che sembra ormai emarginato. E poi il sottobosco di associazioni culturali che fino ad oggi non hanno trovato “sponda” nei partiti>.

A volte, un po’ di buon umore, ironia, non guastano. Ma nel sottobosco di cui si parla, qualcuno aveva previsto le mosse della “band”  “Si salvi chi può”? Oppure “Cambiali&magliari”. Mai in bianco! Le prime non si pagano, i secondi giocono brutti scherzi.

E che profeta quel titolo in apertura di pagina, delle due intere pagine de Il Secolo XIX dedicate ad un grandioso progetto politico: <Stiamo liberando le energie”. Si, ma da quale buco? Non era spiegato. Per fortuna o per preveggenza.

Camalli & scaricatori ? I Ds:

sotto a chi tocca, Garassini

Per i lettori di Trucioli una pagina da incorniciare.

Con i commenti di Schneck, Piccardo, Marengo, Bracco, Melgrati.

Era il 20 settembre 2002. Un sindaco: <Tirate fuori i vostri coglioni>.  
LEGGI