Sondaggio telefonico anonimo: è polemica
vado
IL SECOLOXIX
FRANCA Guelfi della lista "Vivere Vado" esprime il suo dissenso per il sondaggio telefonico che è stato fatto alcuni giorni fa, in merito al gradimento dell'operato dell'amministrazione comunale vadese, e in particolare del sindaco Carlo Giacobbe, in vista delle prossime elezioni. «Poichè nell'intervista era chiamata in causa la lista che rappresento nel consiglio comunale di Vado, espongo alcune osservazioni in merito a com'è stata fatta - afferma Franca Guelfi - Il sondaggio telefonico è uno strumento utile per conoscere l'opinione degli intervistati, ma è deplorevole se il committente si nasconde dietro l'anonimato. E lo è tanto di più in questo caso, in una fase della vita di Vado contrassegnata da un clima che si è surriscaldato intorno all'operato dell'Amministrazione comunale, in conseguenza della vicenda Maersk e non solo». Franca Guelfi continua nella sua riflessione, sottolineando altri punti. «Chiunque abbia commissionato il sondaggio dà esempio di un cattivo modo di intendere la politica - conclude - Quando l'anno scorso Vivere Vado aveva commissionato l'indagine sulla piattaforma, aveva garantito ampia trasparenza ad ogni fase di lavoro. Aveva preferito la relazione diretta con i cittadini, scegliendo le interviste faccia a faccia, con visibilità del nome e del logo del committente. Un metodo che intende continuare ad utilizzare».