Il nuovo sito dei rifiuti
serve a garantire
il bilancio di Savona

ERMANNO BRANCA

Provincia, una tregua
di 3 mesi per la discarica

SAVONA LA STAMPA
Un mandato a termine per approvare la discarica di Savona, gestire alcuni importanti finanziamenti e approvare il bilancio. La giunta Bertolotto potrebbe avere tre mesi di vita e poi concludere il mandato anticipatamente a dicembre. Questa l’ultima ipotesi che sta circolando nel centrosinistra. Una sorta di compromesso che consentirebbe di portare a termine alcune importanti pratiche, trovare un candidato alternativo senza lasciare in carica fino all’ultimo il presidente Bertolotto.
Una parte dell’amministrazione di Palazzo Nervi propende per questa tesi. La mozione di sfiducia immediata viene caldeggiata dai partiti di sinistra ma non convince la delegazione del Pd che invece ritiene sia meglio prolungare l’attività della giunta fino a fine anno, riducendo quindi i tempi del commissariamento. Una delle motivazione fondamentali è quella di consentire alla provincia di approvare il nuovo Piano dei rifiuti modificato con l’aggiunta della discarica di Savona in località Passeggi. La pratica è fondamentale per la sopravvivenza dell’Ata (che sta perdendo un milione e mezzo di euro l’anno) e per le finanze del Comune che rischia di andare al collasso. Il tracollo dell’Ata si aggiunge infatti alla robusta decurtazione dell’Ici .
L’alternativa sarebbe quella di chiedere subito alla Regione la nomina di un commissario ad acta, incaricato di redigere la modifica del Piano dei rifiuti. La vicenda avrebbe anche un risvolto politico. La realizzazione della nuova discarica pubblica e la modifica del Piano dei rifiuti consentirebbe al centrosinistra di recuperare il rapporto con i socialisti che erano usciti dalla maggioranza proprio su questo tema.
L’altra motivazione che spinge il Pd a prendere tempo è la mancanza di un candidato con cui sostituire Bertolotto alle prossime elezioni. Il partito non vorrebbe aprire la bagarre in Provincia senza aver trovato prima una quadratura con gli alleati sul nuovo candidato. I nomi si sprecano: il consigliere regionale Michele Boffa, i sindaci Antonello Tabbò e Franco Floris sono fra i più gettonati. Il nome che piace di più in assoluto è pero quello di Riccardo Borgo che avrebbe il vantaggio di portare i voti delle associazioni di categoria, di essere un conoscitore dei problemi del turismo e di avere una matrice socialista che consentirebbe di unificare nuovamente il fronte del centrosinistra.
Nel frattempo il centrodestra non starà a guardare e cercherà di guastare la tattica attendista degli avversari. L’ex candidato presidente Rosavio Bellasio nei prossimi giorni presenterà una mozione di sfiducia identica a quella che mesi fa venne votata dal centrodestra e dai socialisti senza raggiungere il quorum necessario dei 13 voti (la metà più uno dei consiglieri). Con quest’iniziativa il Pdl ribadirebbe la propria critica nei confronti dell’amministrazione Bertolotto, mettendo al tempo stesso in imbarazzo i socialisti e l’estrema sinistra. Intanto la diplomazia continua a fare il suo corso. Bertolotto ha invitato a cena il ministro Scajola e il senatore Orsi per presentare la sua lista e il suo programma e i due esponenti di Forza Italia hanno accettato. La cena dovrebbe svolgersi già questa sera a casa del presidente della Provincia Marco Bertolotto a Toirano. Il Pdl ha anche ufficializzato che terrà la prima convention a fine ottobre a Varazze.