TRUCIOLI SAVONESI
spazio di riflessione per Savona e dintorni (secondo
puntata)
LA
CONTROREPLICA
DELLA
FIOM CGIL della Piaggio
Con
riferimento alla risposta della Redazione di Trucioli del n. 166 di
Trucioli Savonesi, premettendo che non è nostro costume accendere
polemiche inutili, ma poiché sentiamo il dovere di precisare il
nostro pensiero ed i fatti che determinano le nostre scelte,
pensiamo che: Manca molta informazione.
E’ evidente sia nei riassunti spietati di Gloria Bardi che
nell’articolo di Marco Giacinto Pellifroni. C’è la possibilità di capirsi e ci mettiamo a
disposizione per approfondire la materia e le nostre posizioni.
Diversamente dovremo
pensare che questa discussione polemica è strumentale e buona per
mettersi in luce. Ad es.: la foto aerea che riporta la frase “ditta
demanio” è davvero sbagliata. Almeno precisiamo per la cronaca che
la parte demaniale è solo quella sotto la strada Aurelia. Per essere
credibili, come lo sono le indagini di Marco Travaglio, bisogna
essere molto puntigliosi e precisi nelle ricerche. Se no si
centrifuga la forza che serve nei momenti in cui non tutte le
cose vanno per il verso giusto. Ci ha stupito infatti una frase della risposta
della Redazione laddove dice “ Per la “Piaggio” si preannunciano,
invece soluzioni positive di sviluppo e posti di lavoro (..) Se sarà
così saremo sempre dalla parte dei delegati sindacali… Vorremmo ricordare che difendere i diritti e
partecipare alle possibilità di sviluppo professionale non è come
giocare alla lotteria, dove aspetti la sorte. I lavoratori conoscono
quanto è difficile e quanta costanza è necessaria per ottenere dei
risultati. Perdere tempo a dire che i padroni sono cattivi
non è il nostro mestiere. Così come stare a studiare congetture ed
intrighi. Cerchiamo solo di dare dignità ai lavoratori
portando le loro idee tra chi amministra e tra gli imprenditori.
Talvolta, come nella crisi degli anni ’90 con tutta la città
intorno. Nel marzo 1993 tremila persone erano davanti ai cancelli
della Piaggio per mettere in luce un’ingiustizia che si stava
compiendo sulla pelle di lavoratori e di una città. Grazie per lo spazio che vorrete accordarci per
approfondire la conoscenza della vicenda ed unire le forze per
difendere il nostro territorio ma anche il lavoro che permetterà
alle future generazioni di ereditare non solo “polemiche”.
Delegati FIOM-CGIL
Piaggio Aero Ind.
- Finale Ligure - Risponde Trucioli Savonesi: non
abbiamo verità in tasca, ma anche Trucioli aspira ad essere
<credibile come sono le indagini di Marco Travaglio – ci
ricordano i delegati della Cgil, aggiungendo che – bisogna essere
molto puntigliosi e precisi nelle ricerche, se no…>.
Giustissimo, da sottoscrivere. Marco Travaglio è un giornalista di prestigio,
coraggioso, documentato, anche se in tivù (ad Anno Zero, di Santoro,
l’ex ministro Gasparri di An e l’ex sottosegretario Sgarbi, ora
sindaco) l’hanno tacciato, a ripetizione, di “bugiardo di
professione…”e non sappiamo se sia seguita una sacrosanta querela. Travaglio è firma assidua per grandi
editori-industriali-finanzieri (Gruppo Repubblica-Espresso-MicroMega)
e fino a ieri per l’ex giornale del Pci-Pd (L’Unità), ora
dell’industriale Soru, presidente della Regione Sardegna, ottimo
esponente della sinistra. Travaglio da qualche mese scrive articoli,
spesso dirompenti, di denuncia, sferzanti, graffianti, sul
diffuso blog di Beppe Grillo. Speriamo che riescano a
smuovere gli italiani. Il bravo Travaglio può denunciare un reddito, nel
2005, di 282.280 euro, pari a 23.500 euro al mese. I collaboratori
di Trucioli non hanno questa fortuna e possono (ci perdonino i
lettori) commettere
qualche errore cartografico, giustamente rimproverato. Grazie ai delegati Cgil per la lezione di storia
sul passato della Piaggio. Un nostro collaboratore da 46 anni segue
anche le vicende Piaggio (compresi i processi penali per blocchi
stradali, arrivati fino in Cassazione). Quando ha denunciato, per primo, sul Secolo XIX
che le aree Piaggio erano state vendute in segreto, con tanto di
documenti trovati al catasto di Finale, su segnalazione anonima,
prevalse un grande, imbarazzato silenzio. Anzi fu “isolato” e messo
a tacere, in perfetta solitudine. Non era certo un Marco Travaglio, anche se
pubblicava atti pubblici, con tanto di cifre, nomi e cognomi, date.
Per fortuna ci sono le pagine del giornale (Il Secolo XIX) a
testimonianza. E i mesi seguenti. Ma oggi non ci interessano meriti o demeriti. Il
“dove eravate?”. L’editore di Trucioli non ha santi o potenze in
paradiso. Società di comodo.
E’ un cittadino qualunque, come i dipendenti e gli operai
Piaggio. Continueremo a dialogare, vigilare civilmente,
possibilmente senza travisare le parole, cosi come risultano dal
dizionario della lingua italiana. Ribadiamo di non avere mai scritto
“mafiosi” e “venduti”. Neppure tra virgolette. E chi lo scrivesse
dovrebbe essere denunciato per diffamazione, concedendogli l’onere
della prova.
|